Torna sui muri di Imperia l’arte di MrFijodor. Questa volta, ad essere stati decorati sono i muri antistanti la sede del centro sociale La Talpa e L’Orologio, in via Argine Destro.
Il tema del murales è la natura e il suo sfruttamento incontrollato da parte dell’uomo, argomento che l’artista imperiese ha già trattato in altre occasioni. In particolare, recentemente a Mantova, MrFijodor aveva realizzato un’opera contro l’inquinamento della plastica.
Inoltre, in occasione delle Vele d’Epoca, appena concluse, lo street artist ha esposto una sua opera dove ha realizzato un mare di computer solcato da un pirata informatico.
L’arte di MrFijodor torna a Imperia
“Era diverso tempo che non realizzavo murales nella mia città, senza contare i festival del Prino. Per ricordare gli ultimi lavori che ho fatto a Imperia sono stati quelli di Villa Grock e sull’argine destro, realizzati insieme a Corn79 e l’associazione “Il Cerchio E Le Gocce”, durante Muridamare nel 2011.
Com’è nata l’idea per il murales a La Talpa e l’Orologio?
“Volevo dedicare un disegno alla situazione riguardo allo sfruttamento dell’Amazzonia, ma in generale della natura. Non volevo creare un’immagine scontata con il fuoco e gli alberi, ma qualcosa di più forte, anche se il mio tratto è morbido e fumettoso.
Quindi mi sono immaginato un grande coccodrillo/alligatore albino morto, mentre degli uomini in giacca e cravatta sono dediti a divorarne a crudo le interiora.
Nessuno si metterebbe a fare una cosa simile. Perchè ci impressiona solo l’idea di mangiare le viscere di un animale del genere. Nonostante questo, noi uomini continuiamo a non interessarci della natura e quello che facciamo a lei è proprio questo: divoriamo le viscere della natura in maniera vile ed animalesca.
Il murales è stato presentato lo scorso 25 agosto durante l’evento organizzato da Guglielmo Mazzia de La Talpa e l’Orologio, intitolato “Arte Bene Comune”.
E l’opera in occasione delle Vele d’Epoca?
“L’opera realizzata per le Vele è stata realizzata su pannelli di legno tagliati e intelaiati, quindi non su un muro, ma su una struttura movibile. La prima parte l’ho realizzata negli spazi della Talpa ed ho concluso l’opera dal vivo durante gli eventi di contorno delle regate sulla banchina della Marina.
Tutto è nato perché sono stato contattato da Riccardo Ghigliazza e Marcella Roggero. Per interpretare il tema legato al mare ho voluto mischiare l’immaginario piratesco degli antichi corsari e quello contemporaneo degli hacker informatici. Infatti, il logo del pirata (che compare sulla classica bandiera e sul cappello del personaggio) è un teschio che ricorda la mela della Apple. Il pirata è vestito come un vecchio corsaro, ma ha in mano un computer. Il mare blu è composto da monitor, tastiere e cavi elettrici.
L’obiettivo era creare un lavoro che fosse un dono alla città e potesse essere posizionato in un’altra location una volta terminato l’evento.
Tornare a Imperia è sempre piacevole, purtroppo ci sono poche occasioni, ma spero che se ne possano creare sempre di nuove”.