“Vogliamo un ecovillaggio a Imperia”. È quello che chiede a gran voce, esponendo anche dei cartelloni, un gruppo di cittadini e ambientalisti intenzionati a rendere la città un posto più “green” possibile.
“Vogliamo un ecovillaggio a Imperia”, l’appello dei cittadini
L’obiettivo del gruppo, formato dall’associazione “MeditAmare” e da privati cittadini, è quello di recuperare le ex caserme di Borgo Prino e trasformarle in un ecovillaggio dove dedicarsi all’educazioneecologica e alla cura dell’ambiente in generale.
Un progetto ambizioso che necessita anche di un grande investimento, circa 1,5 milioni di euro, che sarebbe interamente coperto da fondi privati.
Il gruppo si batte da tempo per lo scopo e, ultimamente, ha deciso di manifestare le proprie intenzioni sui social, condividendo la foto di cartelloni con la scritta “Vogliamo un eco villaggio a Imperia per il clima”.
Ecco cosa hanno raccontato a ImperiaPost i promotori dell’iniziativa.
Come nasce l’iniziativa?
“Il progetto nasce da 10 fondatori eco spirituali del Nord Italia – spiega Matteo Lodi di MeditAmare, insieme a Rosella Angioni, una dei membri del gruppo – Abbiamo in comune la passione per l’ecologia e il rispetto per l’ambiente e ogni essere vivente, perciò ogni nostra attività compresa quella lavorativa, tiene conto di questi valori.
Questo progetto riguarda la realizzazione di un Ecovillaggio a Imperia con la ristrutturazione ecosostenibile delle ex tre caserme di Borgo Prino”.
Cosa prevede il progetto?
“Tutta l’area verde verrà mantenuta salvata e riaperta al pubblico e gli alberi salvati. Gli immobili tutelati dalla soprintendenza mantenuti e risanati e si valorizzerà il tutto con pietra a vista.
Il progetto prevede 10 Sale multifunzionali con vetrate sul parco al piano terra, palestre, biblioteca, ostello e foresteria, centro benessere con piscina riscaldata e spazi per disabili, anziani e adolescenti. Un ristorante vegano, e molto altro”.
Come sarà finanziato?
“Attraverso fondi privati con mutuo di circa 1,5-2 milioni di euro. Ci basta la cessione degli spazi da bonificare. Ci faremo carico di sgombero bonifica e dei lavori. Non chiediamo nessun contributo pubblico”.
Avete avuto contatti con il Comune?
“Sono ormai 8 anni che seguiamo la pratica e dopo le 2 amministrazioni precedenti ora alcuni passi sono stati fatti e la cessione è vicina secondo volontà di Comune e Demanio.
Il vice sindaco Fossati ha affermato che valuteranno con attenzione il progetto, ma che ci sono diverse ipotesi di valutazione. Ci auguriamo che non si tratti di creare strade o centri commerciali con un impatto ambientale nocivo per tutti. Siamo in un periodo terribile dal punto di vista ecologico ambientale, il disastro in Amazzonia è stao il primo campanello d’allarme, dovremmo puntare sull’ecosostenibilità e la green economy.
Non si esclude in futuro un’azione civile come Greta Thunberg con cartelli davanti al Comune”.