24 Dicembre 2024 18:00

24 Dicembre 2024 18:00

Tenta di strappare la borsa a una donna e la trascina a terra per diversi metri, 36enne arrestato dalla Polizia

In breve: Trasportata in ospedale, riportava contusioni ed escoriazioni in diverse parti del corpo

Lo scorso 9 settembre una donna stava rincasando dopo aver fatto la spesa al supermercato con il marito. Dopo aver fatto scendere il consorte all’ingresso dello stabile, si dirigeva con la propria autovettura verso il parcheggio privato dedicato ai condomini, adiacente al palazzo e delimitato da una sbarra.

In tale frangente, notava nelle vicinanze un’autovettura scura, in direzione opposta alla propria con all’interno un uomo intento a parlare al telefono.

Mentre scendeva per scaricare alcune borse della spesa, l’uomo che lei aveva notato e che non riconosceva come un condomino le si avvicinava e, con un gesto brusco, tentava di strapparle la borsa di mano.

Solo la tenacia e la caparbietà della malcapitata impedivano al giovane di impossessarsi della borsa; tuttavia la donna pagava a caro prezzo il suo coraggio dal momento che veniva trascinata a terra per circa 30 metri.

Trasportata in ospedale, riportava contusioni ed escoriazioni in diverse parti del corpo ed una prognosi di 15 giorni, per fortuna senza ulteriori lesioni interne.

Sulla base degli elementi raccolti, l’Ufficio Controllo del Territorio e poi la Squadra di P.G. del Commissariato di Sanremo iniziavano una meticolosa attività investigativa, sia acquisendo le dichiarazioni dei testimoni presenti sul luogo del fatto, sia avvalendosi delle immagini di videosorveglianza cittadina e di alcuni esercizi commerciali, al fine di ricostruire la dinamica e meglio comprendere il motivo della presenza del giovane in quell’area.

Grazie alle indicazioni dei testimoni che menzionavano un’autovettura di piccola cilindrata, i poliziotti riuscivano a isolare alcuni veicoli che erano transitati nella zona e, fra questi, uno che era più volte passato prima e dopo l’episodio.

Ricostruito l’intero percorso, tutti gli indizi convergevano su un’autovettura francese di cui, grazie alla collaborazione delle autorità transalpine, attivate tramite il Centro di Cooperazione Dogane di Ventimiglia, veniva individuato il proprietario e possibile utilizzatore: un cittadino francese di Nizza già noto alle Forze dell’ordine.

Un attento esame dei precedenti episodi criminosi commessi nelle settimane precedenti consentiva, inoltre, di individuare un caso analogo, accaduto nel mese di agosto, laddove una signora, mentre si trovava in zona Solaro, era stata affiancata da un’autovettura di piccola cilindrata e, anche in quella circostanza, un giovane alla guida, dopo averla avvicinata con una scusa, aveva cercato di strapparle di mano la borsa.

Anche in questo caso, gli indizi convergevano sulla stessa autovettura e quindi, vista la coincidenza delle descrizioni, sullo stesso autore.

Dati i gravi indizi di colpevolezza emersi nei confronti del soggetto in ordine alla responsabilità dei due reati, considerato che l’uomo raggiungeva con frequenza la città di Sanremo e che era altamente probabile che reiterasse simili reati, venivano predisposti servizi di appostamento nelle stesse giornate e fasce orarie in cui erano stati commessi i precedenti scippi e, dopo tre giorni, la pazienza e la tenacia degli investigatori veniva premiata.

L’auto con a bordo il giovane veniva intercettata nella zona centrale della città. Il francese, condotto in ufficio, ammetteva di essere un tossicodipendente e di recarsi frequentemente in Sanremo per approvvigionarsi di stupefacente (ed è presumibilmente questa la ragione degli improvvisi raptus e dei tentati scippi da lui compiuti).

La donna che aveva subito la prima aggressione lo riconosceva senza ombra di dubbio come l’autore del reato, confermando la ricostruzione investigativa degli operatori del Commissariato.

L’uomo veniva sottoposto a fermo per rapina aggravata e denunciato per il furto con strappo avvenuto nel mese di agosto, e successivamente condotto presso il carcere di Imperia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che convalidava il provvedimento e applicava la misura della custodia cautelare in carcere.

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