Roma – La Procura della Repubblica di Roma ha ufficialmente iscritto nel registro degli indagati l’ex Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola con l’accusa di sottrazione di atti. I magistrati romani vogliono vederci chiaro sul ritrovamento delle migliaia di documenti trovati all’interno dell’abitazione imperiese di Scajola da parte della Polizia Postale che stava indagando su mandato della Procura di Imperia sul presunto finanziamento illecito relativo alla ristrutturazione di villa Ninina.
Interrogato dai P.M., Scajola, avrebbe dichiarato che i documenti in suo possesso non sarebbero coperti da segreto ma alla luce della nuova inchiesta che lo vede indagato per concorso esterno in associazione mafiosa per aver favorito la latitanza dell’ex Parlamentare Amedeo Matacena, tali documenti sono ritenuti di interesse investigativo.
Scajola, ai magistrati romani disse che quelle carte gli furono preparate dalla sua segreteria. Tra i documenti rinvenuti sono stati trovati rapporti dei servizi segreti sul G8 e altri rapporti sulla morte di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Br nel 2002 che Scajola definì “un rompicoglioni”.
