24 Dicembre 2024 03:17

24 Dicembre 2024 03:17

FALLIMENTO PORTO DI IMPERIA S.P.A. – FOSSATI (IMPERIA RIPARTE):”ECCO I RISULTATI DELLA TATTICA ATTENDISTA DEL COMUNE”

In breve: Fossati: "Credo sia però inutile guardarsi indietro, ma occorra pensare al presente ed al futuro di Imperia. Un capitolo si è chiuso, nel peggiore dei modi, giriamo la pagina ed andiamo oltre".
Giuseppe Fossati
Giuseppe Fossati

Imperia – L’annuncio del fallimento della Porto di Imperia s.p.a. ha, ovviamente, scatenato le reazioni di molti rappresentanti politici e delle amministrazioni. Anche Giuseppe Fossati, capogruppo di Imperia Riparte si è espresso in merito all’accaduto sostenendo che la tattica attendista del Comune di Imperia sia una delle ultime concause assieme alle responsabilità dell’amministrazione passata.

“La Porto di Imperia s.p.a. è fallita. La tattica attendista e ignava del Comune di Imperia è certamente una delle concause ultime. Peraltro, non sarebbe corretto e sensato addebitare a questa Amministrazione responsabilità, se non quelle derivanti dal non aver voluto o saputo fare nulla, se non attendere passivamente gli eventi.

Le cause del fallimento sono certamente la malagestio e le gravi responsabilità dirette di chi ha amministrato la società negli anni prima della nomina del Dott.Argirò, che credo vada ringraziato da tutti per l’opera prestata e l’impegno profuso.

Incapaci o collusi, lo diranno i magistrati, sono riusciti nell’impresa di far fallire una società con potenzialità enormi.

Tuttavia credo abbia gravi responsabilità, sebbene solo indirette, anche chi a Palazzo civico, in particolare durante l’ultima amministrazione di centro destra, pur avendone la titolarità giuridica, i poteri ed i mezzi, non si è interessato o non era in grado di interessarsi di come veniva gestita la società, se non per stendere tappeti rossi ed asservirsi completamente ai soci privati che ne avevano assunto il controllo, per farsi addirittura dettare dall’Ing.Caltagirone le dichiarazioni e gli interventi, anche in Consiglio Comunale, ovvero per chiedere incarichi per i propri uomini nominati nel Consiglio di Amministrazione.

Ricordiamo tutti le intercettazioni telefoniche dell’Ing.Caltagirone e come chi avrebbe dovuto tutelare l’interesse pubblico non lo abbia fatto, quanto meno sino a che la Magistratura non si è mossa con decisione e nonostante molti, tra cui, sebbene forse tardivamente, dal 2010 anche il sottoscritto, cercassero di mettere in guardia da quanto stava accadendo.

Credo sia però inutile guardarsi indietro, ma occorra pensare al presente ed al futuro di Imperia. Un capitolo si è chiuso, nel peggiore dei modi, giriamo la pagina ed andiamo oltre.

Una scelta politica corretta e di progettualità futura per la nostra città, un grande porto turistico che dia lavoro e ricchezza, subisce ora una grave battuta d’arresto.

La speranza è che, sebbene con tempi ormai certamente non brevi, quella progettualità possa essere portata a termine.

Occorre però un deciso cambio di passo, un’assunzione di responsabilità, una capacità progettuale; in altri termini, occorre uscire da una tattica solo passiva ed attendista, spesso con lo sguardo girato indietro, per passare ad una strategia a medio e lungo termine che guardi in avanti, all’Imperia del futuro”.

 

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