Giornate di intensi controlli eseguiti dagli agenti del Commissariato P.S. di Ventimiglia, nell’ambito dei rafforzati dispositivi di controllo del territorio.
Un 60enne ventimigliese, già pregiudicato, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di appropriazione indebita in quanto, autista di una ditta francese, si appropriava di due schede carburante e dei relativi codici pin per rifornire di benzina indebitamente i propri automezzi.
Gli Agenti hanno segnalato alla Procura della Repubblica altri due uomini italiani, un 50enne di Castellaro e un 35 di Ventimiglia, che avrebbero utilizzato, indebitamente, le stesse schede per effettuare ingenti rifornimenti di carburante.
Un cittadino afghano di 32 anni è stato indagato in stato di libertà grazie ad una rapida indagine dell’Ufficio Controllo Territorio, che lo ha individuato quale responsabile del reato di minacce aggravate compiuto nella notte di sabato scorso in danno di un migrante pakistano.
La vittima, infatti, si era rivolto agli Agenti della Polizia di Stato per avere giustizia dopo avere subito gravi minacce di morte in prossimità del ponte ferroviario di via Tenda.
Una giovane donna residente nella valle Nervia è stata ritenuta responsabile del reato di favoreggiamento personale. La settimana scorsa la trentenne era stata coinvolta nell’arresto di un uomo di nazionalità albanese per reati inerenti agli stupefacenti ma, a seguito delle dichiarazioni rese che, temporaneamente, l’avevano scagionata, non era stata indagata.
Gli investigatori del Dirigente del Commissariato P.S. di Ventimiglia, Dr. Saverio Aricò, hanno però proseguito le indagini a suo carico verificando che la predetta aveva spudoratamente mentito per eludere le indagini e favorire lo spacciatore poi tratto in arresto.
Gli Agenti hanno infatti trovato su alcuni social network traccia certa di una serie prolungata di contatti tra l’indagata e l’arrestato.
In ultimo un cittadino albanese, anch’esso residente in un paesino della Valle Nervia, è stato intercettato alla guida di un auto condotta senza aver mai conseguito la patente.
L’uomo, 30 anni, regolare in Italia, mostrava agli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine Liguria un documento che gli operatori giudicavano subito sospetto e che, al termine delle verifiche documentali della Polizia Scientifica, risultava falso. Anche per lui è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria.
Contestato il reato di uso di atto falso e la guida senza patente che comporta, alla prima infrazione, una sanzione di 5000 euro e l’esercizio dell’azione penale nel caso di recidiva; il veicolo veniva invece sottoposto a fermo amministrativo.