Imperia – Il presidente della Assoporto, Giuseppe Gasparro, dopo aver appreso la notiza del fallimento della Porto di Imperia S.P.A. ha inviato una lettera indirizzata a tutti gli associati e ai titolari di posti barca dichiarando che, passato il termine di 30 giorni in cui la gestione dello scalo portuale sarà affidata a due curatori fallimentari, spetterà al Comune di Imperia rimediare alle scelte errate ed alle omissioni nella vigilanza avvenute in passato.
“Cari Amici,
abbiamo appreso con sgomento la notizia del fallimento, dichiarato nella giornata di ieri, della Porto d’Imperia S.p.A.. Desideriamo informarVi che il Tribunale fallimentare ha autorizzato la gestione provvisoria per trenta giorni dello scalo portuale che sarà proseguita sotto la direzione dei due curatori fallimentari nominati dal Tribunale, il prof. Ambrosini ed il commercialista dott. Ferrari Loranzi, entrambi di Torino.
Trascorso il predetto termine, la struttura dovrebbe essere restituita all’Ente titolare della concessione, vale a dire il Comune d’Imperia. Ora tocca al Comune, dunque, prendere le decisioni circa il futuro della struttura.
Tutti escono danneggiati dall’accaduto ma l’Assoporto desidera rammentare, in questo momento, al Comune che la struttura portuale esistente, sebbene incompleta, è stata interamente pagata dai titolari dei posti barca che hanno corrisposto complessivamente più di 150 milioni di euro per l’acquisto dei loro diritti.
Assoporto desidera altresì rammentare che i propri associati, così come molti altri titolari dei posti barca, hanno continuato in questi anni a pagare regolarmente i costi di gestione, sopportando i disagi di una struttura incompleta e la cui manutenzione lasciava sempre più a desiderare.
I soci di Assoporto hanno garantito, in questo modo, il posto di lavoro di 30 imperiesi impiegati nella Porto d’Imperia S.p.A. durante questi anni e così pure il fatturato del vasto indotto che ruota intorno all’infrastruttura. La Città eredita, dunque, un’opera che, attesi i reali costi che stanno emergendo dal procedimento penale in corso a Torino, è stata pressoché interamente finanziata dai titolari dei posti barca.
Pertanto, con la presente, Assoporto auspica che l’attuale Amministrazione saprà rimediare alle scelte errate ed alle omissioni nella vigilanza avvenute in passato e, soprattutto, Assoporto confida che, al momento opportuno, l’Amministrazione rammenterà il proprio dovere di tutelare i diritti degli attuali titolari dei posti barca che hanno reso possibile la realizzazione del Porto e che lo hanno tenuto in vita sino ad oggi, pagando regolarmente quanto veniva loro richiesto.
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione si riunirà a brevissimo e in tempi altrettanto rapidi sarà convocata un’assemblea degli associati, ma solo dopo aver incontrato il Sindaco Capacci per conoscere direttamente gli intendimenti dell’Amministrazione, informarne gli associati e prendere posizione sugli stessi”.