23 Novembre 2024 20:52

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23 Novembre 2024 20:52

Imperia: attivisti in piazza per il popolo curdo. “Si metta fine all’invasione turca di Erdogan”/Foto e Video

In breve: In piazza San Giovanni il presidio organizzato dal centro sociale La Talpa e l’Orologio per esprimere solidarietà al popolo curdo, oggetto di attacco da parte della Turchia.

Si è tenuto questa mattina, in piazza San Giovanni, a Imperia, il presidio organizzato dal centro sociale La Talpa e l’Orologio per esprimere solidarietà al popolo curdo, recentemente oggetto di attacco da parte della Turchia.

Francesco Scopelliti

“I motivi del nostro sit-in? In primis il dramma della guerra che è comunque una cosa terribile sotto tutti i punti di vista. Ci sono già tanti morti tra i civili, nel nord della Siria, nei territori del Kurdistan e del Rojava. Siamo qui in questo sit in che è solidale e che si sta svolgendo, come a Imperia, in tutta Italia. E’ un modo per fare pressione sul governo italiano affinché faccia qualcosa di reale per fare in modo che la Turchia interrompa l’invasione del nord della Siria, dei territori curdi e del Rojava.

Quello che è chiaro, oltre il dramma della guerra, è che l’Isis, lo stato islamico, ha un nuovo alleato che si chiama Erdogan. I territori oggi oggetto dell’invasione da parte della Turchia sono territori in cui operano unità politiche popolari e di resistenza che negli ultimi anni hanno aiutato il mondo a eliminare il problema dello stato islamico in quei territori dove aveva una roccaforte fortissima. Ora, dopo anni in cui gli uomini e le donne curdi combattono lo stato islamico e cercano di portare avanti i nuovi modelli di democrazia, radicale e dal basso, il ringraziamento della Turchia e dell’Occidente, ad oggi assente, è che verranno spazzati via da una manovra militare insentata che non prevede altro che ampliare l’influenza turca in quelle aree e annettersi territori siriani.

Altre iniziative? Dipende da quanto questa manovra militare continuerà a persistere in questi territori del nord della Siria. E’ ovvio che la mobilitazione non potrà che crescere se la manovra turca di Erdogan e la guerra continueranno a imperversare”.

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