Oggi 14 ottobre alle ore 15.00, alla presenza della Vicepresidente e Assessore alla Salute di Regione Liguria, il Direttore del Dipartimento Integrato di Salute Mentale e Dipendenze Dr. Giancarlo Ardissone ha presentato il progetto “Giochiamocela bene” per la prevenzione, la cura e riabilitazione del Disturbo da Gioco d’Azzardo.
Secondo quanto riportato dal Dipartimento Politiche Antidroga sullo stato delle Tossicodipendenze in Italia, la stima dei giocatori d’azzardo “problematici” (cioè di coloro che giocano frequentemente investendo anche discrete somme di denaro ma che non hanno ancora sviluppato una vera e propria dipendenza patologica pur essendo a forte rischio evolutivo) varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale (da 767.000 a 2.296.000 italiani adulti) mentre la stima dei giocatori d’azzardo “patologici” (cioè con una vera e propria malattia che si manifesta con una di-pendenza patologica incontrollabile) varia dallo 0,5% al 2,2% (da 302.000 a 1.329.00 italiani adulti).
Per quanto riguarda la Liguria, l’Osservatorio Epidemiologico Regionale delle Dipendenze del Settore Assistenza Sanitaria e Sociosanitaria alle Fasce Deboli, Politiche Sociali e Famiglia, che monitora da anni il fenomeno, segnala che le richieste di cura sono costantemente in aumento e i soggetti in carico ai Ser.T. dei Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze liguri per gioco d’azzardo patologico sono passati da 116 nel 2011 a 368 nel 2018.
Per quanto riguarda i servizi per le Dipendenze patologiche di questa Azienda, i pazienti in carico per GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) sono in totale: 41. Inseriti in un percorso individualizzato di sostegno psicologico e riabilitativo, sono seguiti da una equipe multidisciplinare (Medico, Psicologo, Assistente Sociale, Educatore)
A seguito dello stanziamento di uno specifico Fondo Regionale, è stato elaborato un progetto che prevede due aree di intervento, rivolte all’intera popolazione della Provincia:
- Azioni di prevenzione e comunicazione;
- Azioni di trattamento, cura e riabilitazione.
1. Le azioni di prevenzione prevedono:
- azioni di sensibilizzazione rivolta alla popolazione giovanile e studentesca, attraverso incontri con gli studenti nello scuole secondarie di I e II grado della Provincia di Imperia;
- azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte alle persone over 65 per mezzo di incontri programmati, organizzati in sinergia con le Associazioni di sostegno agli anziani;
- azioni di prevenzione rivolta alla popolazione attraverso la diffusione di materiali informativo.
2. Le azioni di trattamento/cura:
il progetto prevede l’integrazione dell’attuale èquipe del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, con personale specializzato (Psicologi, Educatori Professionali e Assistenti Sociali) che possa dedicarsi efficacemente all’assessmant ed alla riabilitazione del Disturbo da Gioco d’Azzardo, attraverso le seguenti azioni, che si svolgeranno prevalentemente presso le sedi Ser.T provinciali:
- colloqui conoscitivi finalizzati all’analisi della domanda ed all’eventuale impostazione del tutoraggio economico;
- attività diagnostica con indagini psicodiagnostiche ad opera di psicologi;
- trattamenti ambulatoriali individuale e di gruppo attraverso colloqui e/o gruppi di auto aiuto;
- sostegno ai familiari, individuale e/o di gruppo, delle persone affette da Disturbo da Gioco d’Azzardo;
- prevenzione delle ricadute e follow up.
“Stiamo attuando il piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo. Il numero verde regionale
800 185 448 è attivo, è stata avviata la campagna “Batti il gioco, puoi” ed è stato avviato il monitoraggio dei costi economici e sociali del fenomeno. – afferma la Vicepresidente e Assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – Oggi in ASL1, particolarmente attenta al tema, vie-ne presentata una importante iniziativa territoriale”.
“Il fenomeno del gioco patologico è in continua crescita e con il tempo va assumendo dimensioni e caratteristiche preoccupanti, sia dal punto di vista della salute del singolo, che quello del contesto sociale.– dichiara il Direttore Sociosanitario Roberto Predonzani – Dapprima interpretato come vizio, induce la persona, che ha l’attitudine al gioco, di sottovalutare e sminuire la gravità del problema. Per questo è importante attivare una campagna di comunicazione e di prevenzione alla dipendenza da gioco, efficace e capillare, nonché potenziare i servizi per le attività di cura che prevedono percorsi specifici, progettati ad hoc per la persona. Per tale motivo presentiamo con grande soddisfazione, il progetto “Giochiamocela bene” che consentirà di implementare le attività ad oggi in atto, in collaborazione con le altre Agenzie, presenti sul territorio”.