Nuovo intervento del segretario FP Cisl Nico Zanchi sulla vicenda della privatizzazione dell’Isah. A seguito della proroga di 15 giorni per definire le procedure di ricollocazione dei dipendenti che hanno chiesto la mobilità, la Regione ha concesso l’assorbimento di altre due unità che potrebbero essere utilizzate all’interno del centro per l’impiego.
Secondo Zanchi, però, il presidente dell’Isah Pugi non avrebbe concesso il nulla osta ad una delle due dipendenti che ne hanno fatto richiesta smentendo le sue stesse parole.
“La Regione Liguria – scrive Zanchi della CISL – ha concesso altri due posti per la ricollocazione del personale Isah che ha chiesto di mantenere lo status di dipendente Pubblico. Salirebbero a 4 quindi i posti messi a disposizione della Regione. La scelta del personale è avvenuta selezionando i 4 dipendenti, tra quelli che hanno richiesto la ricollocazione, attraverso i loro curriculum.
Questo garantirebbe ai dipendenti in questione di rimenere all’ interno della provincia di Imperia, svolgendo lavori negli uffici Regionali dislocati in tutta la provincia. E questa sarebbe un ottima notizia. Il condizionale è d’obbligo in quanto apprendiamo che probabilmente l’ Isah non avrebbe concesso un nulla osta ad uno dei 4 dipendenti.
Se confermata questa notizia avrebbe dell’ incredibile , alla luce di quanto dichiarato dallo stesso presidente Isah Stefano Pugi, durante la seduta della II commissione Regione Liguria del 10 ottobre 2019.
Nello specifico il presidente aveva dichiarato:”nonostante la situazione di sofferenza in cui versa l’Azienda, accetta la proroga di due settimane al fine di consentire l’assunzione da parte della Regione delle due ultime dipendenti che hanno chiesto la mobilità. Sottolinea che questa decisione deve essere definitiva e conclusiva, nel rispetto della sua volontà. Nel caso in cui nelle due settimane di tempo emergessero altre richieste di mobilità, concorda di concedere tali mobilità anche se l’assunzione effettiva avverrà nel mese successivo, purchè la decisione venga assunta nel termine dei 15 giorni prescritti”.
Il Presidente si era preso un impegno davanti ai capigruppo della Regione. In caso contrario se negasse il nulla osta, oltre a ledere in maniera pesante i diritti del lavoratore coinvolto, l’ Amministrazione dell’ Isah perderebbe credibilità. Ci auguriamo che arrivi una smentita da parte dello stesso Istituto e si possa mettere la parola fine ad una situazione complessa e difficile cercando di dare a tutti i dipendenti, che ne hanno fatto richiesta, la ricollocazione nei servizi pubblici”.