Il progetto, finanziato dalla Comunità Europea, ha per scopo la conoscenza reciproca attraverso l’esperienza diretta dell’eredità culturale dei vari Paesi partners. Durante la settimana, grazie alle attività svolte con i ragazzi croati, è stato possibile conoscere i punti più suggestivi di Zagabria e i fatti salienti della sua storia, sentire cantare la Madama Butterfly di Puccini in uno dei teatri più belli d’Europa, ma anche assaporare piatti tipici croati preparati nel cortile della scuola, ballare danze tradizionali, e visitare la città dalmata di Zara o una autentica chicca come il museo dedicato allo scienziato Nikola Tesla a Smiljan, il suo piccolo paesino natale.
I ragazzi e i docenti accompagnatori hanno usato l’inglese come lingua comune, ma non sono mancate improvvisazioni nelle altre lingue europee, cosa che ha dato modo di constatare le già note affinità fra le lingue latine (italiano, spagnolo e portoghese), ma anche di scoprire più esotiche somiglianze fra il bulgaro e il croato.
Dice Jasmina Gjergji, della 4AS:”Viaggiare e conoscere persone nuove è sempre bello: scoprire gli elementi comuni che, nonostante le culture diverse, ci uniscono anche a distanza di migliaia di kilometri è strano, ma allo stesso tempo ci fa sentire a casa; le diversità tra i modi di pensare, di vivere e comportarsi aprono nuovi orizzonti e portano a volerne cercare di nuovi. In una sola settima abbiamo instaurato amicizie oltre confine, che tra camminate, fotografie, balli, risate e qualche pronuncia sbagliata ci hanno accompagnato in queste giornate soleggiate, di un sole nuovo e colorato.
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