22 Novembre 2024 18:58

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22 Novembre 2024 18:58

Imperia: “Rete clientelare per favorire candidati privilegiati”. Concorsi truccati Rivieracqua, ecco la sentenza di condanna

In breve: È una sentenza tranchant quella che ha chiuso il processo per i concorsi truccati di Rivieracqua.

“Le risultanze acquisite svelano chiaramente come la selezione pubblica, necessariamente avviata per la natura pubblica di Rivieracqua, risulti in realtà svuotata della sua finalità, avendo il direttore generale Saldo agito con estrema scaltrezza, e riuscendo nell’intento, al preciso fine di pilotare l’esito del concorso in favore di Cassella, soggetto già inquadrato alle dipendenze dell’ente con contratto di lavoro interinale”.

“L’autore della macchinazione è Saldo, personaggio noto a livello locale per cariche politiche di rilievo a lungo ricoperte in Provincia, come in Regione, che appare circondato da una rete clientelare attraverso molteplici agganci, e sfrutta i poteri connessi alla sua carica pubblica per il conseguimento di interessi privati ottenendo dal Presidente di Commissione Fontana l’anticipazione dei contenuti delle prove destinati ai candidati privilegiati”.

“Affiora un clima nebuloso, fatto di permeabilità tra candidati e chi ha indetto la procedura, intriso di condizionamenti ambientali reciproci, e si disegna un quadro inefficiente e poco rassicurante ove gli interessi generali al buon andamento e all’imparzialità della PA risultano sistematicamente sacrificati a preminenti interessi privati”.

È una sentenza tranchant quella che ha chiuso il processo per i concorsi truccati di Rivieracqua e che ha visto la condanna di 8 imputati.

In particolare, Gabriele Saldo (ex consigliere regionale e direttore generale di Rivieracqua), Federico Fontana (professore universitario, e presidente della Commissione d’esame), Fabio Cassella (dipendente di Rivieracqua), Giorgio Negro (ex coordinatore amministrativo di Rivieracqua e ex membro della Commissione d’esame), Flavia Carli (ex dipendente Ast), Gianluca Filippi, il padre Marco Filippi Francesca Mangiapan (dirigente provinciale ai servizi istituzionali e sistema informativo), sono stati condannati per rivelazione segreti d’ufficio. Caduta, invece, l’accusa di truffa.

Claudio Balbi, ex direttore amministrativo dell’Asl 1 imperiese (oggi direttore del centro economico finanziario, economato e logistica dell’Asl 2 savonese) e Rosavio Bellasio, 72 anni, avvocato, ex assessore regionale (in quota DC, poi PDL e UDC) alla sanità e ai servizi sociali e ex direttore generale dell’Asl 2 savonese, hanno optato per il rito ordinario e sono stati rinviati a giudizio. 

Imperia: processo concorsi truccato Rivieracqua, ecco le motivazioni della sentenza

Saldo-Fontana-Cassella

L’incontro alla Bennet

  • Il 12 aprile Saldo e Fontana si incontrano al bar del centro commerciale Bennet, monitorati dalla PG operante. Saldo passa alcuni foglietti appena compilati a Cassella, il quale li ripone nel porafoglio. Saldo, inoltre, mostra un foglio a Cassella che lo legge e ne ricopia il contenuto. Infine, Saldo scrive un appunto su un tovagliolo dopo aver consultato il proprio cellulare. Dopo che Cassella trascrive l’appunto, Saldo strappa il tovagliolo, lo avvolge all’interno di un altro e lo getta nella tazzina di caffè.
    Il tovagliolo strappato, recuperato e ricomposto dalla PG operante, riporta un numero telefonico corrispondente a un’utenza intestata a Fontana. Non si può escludere che Cassella abbia contattato l’utenza di Fontana, in quel momento non intercettata.

Cassella, la prova orale perfetta e la telefonata di Fontana a Saldo. “Tutto come programmato”

  • L’11 maggio, presso la sala consiliare del Polo Universitario, si svolge la prova orale. Cassella risponde correttamente a tutte le domande ricevendo il voto massimo. Poco dopo Fontana chiama Saldo al telefono: ,Ciao Gabriele, era solo per dirti che è andato tutto bene direi…come programmato’.

Saldo e Cassella ironizzano su esito concorso

  • In una conversazione ambientale del 6 giugno, presso l’ufficio di Saldo, Cassella ironizza sull’esito del concorso: ‘Comunque mi hanno fatto tutti i complimenti tranne te’. Saldo risponde: ‘Ti devo ancora fare i complimenti, ti devo? Ma vai a fare in culo! Ti devo fare ancora i complimenti?’.

Cassella e l’articolo su un quotidiano locale

  • In una conversazione ambientale del 24 giugno, registrata all’interno dell’auto di Saldo, il direttore generale di Rivieracqua parla con il geometra Giovanni Tagliati, criticando apertamente l’enfasi con cui Cassella ha pubblicizzato su un giornale locale la vincita del concorso Rivieracqua.
    Tagliati:”Si è fatto fare l’articolo sul giornale”
    Saldo: “Ma dai, ma roba da matti”.
    Tagliati: “È fuori anche lui come un poggiolo, stai zitto dio santo, va bene così”.
  • All’interno dell’auto di Saldo gli inquirenti ritrovano una serie di documenti che contengono tutte e 12 le domande a risposta multipla di contenuto tecnico del concorso Rivieracqua.

Gianluca e Marco Filippi

L’incontro con Saldo e la consegna dei “fogli”

  • Per quanto concerne la posizione di Gianluca Filippi, gli inquirenti registrano un incontro con il direttore generale di Rivieracqua Saldo, con “modalità inequivocabili, esibizione di fogli scritti da parte di Saldo in forma riservata in luogo defilato” e varie conversazioni telefoniche.
  • L’incontro in oggetto, al quale partecipa anche il padre di Filippi, Marco (dipendente provinciale dal 1998, dunque nel periodo in cui Saldo ha fatto parte dell’amministrazione provinciale), avviene il 6 maggio 2017 presso il distributore all’uscita del casello autostradale di Arma di Taggia. Gianluca Filippi e Saldo vengono intercettati a bordo dell’auto del direttore generale.
  • L’intercettazione ambientale all’interno dell’auto consente di registrare un rumore di fogli e un breve dialogo tra Saldo e Filippi Gianluca.
    Saldo: “Guarda un po’ se ci capisci?”
    Filippi: “Si si si comunque”.
    Saldo: “Chiaro no?”

Nella cronologia delle ricerche su internet gli argomenti della prova orale

  • Nel computer sequestrato a Filippi, all’interno della cronologia delle ricerche effettuate su internet, gli inquirenti troveranno successivamente numerose chiavi di ricerca riconducibili proprio alle 10 terne di domande oggetto della prova orale.

La prova orale perfetta e le preoccupazioni per l’assunzione

  • Filippi alla prova orale di Rivieracqua risponderà correttamente a tutte le domande, classificandosi terzo.
  • Subito dopo l’esame viene intercettata una telefonata tra Gianluca e Marco Filippi in merito alle preoccupazioni per via del fatto che il bando di concorso prevede l’assunzione di due soli concorrenti.
    Gianluca Filippi: “ee… adesso poi parleremo con Saldo e vedremo un po’…lui è il direttore generale e bisogna…bisogna un po’ vedere cosa dice”.
    Marco Filippi: “Beh, via…non c’è mica bisogno di parlarci lui lo sa…”.

Il concorso del Comune di Sanremo. “Ci vado o non ci vado?”

  • Alcuni giorni dopo Marco Filippi contatta Saldo per chiedere informazioni sulle probabilità di assunzione del figlio. Saldo risponde in termini affermativi, facendo però intendere che le tempistiche non saranno rapide.  Filippi spiega però di avere necessità di una rassicurazione perché il figlio non sa se deve partecipare o meno a un altro concorso bandito dal Comune di Sanremo.
    Filippi: “Ma sì, ma è bene o cioè, va bene o no?”.
    Saldo: “Sì che va bene…ee…ci vuole un po’ di tempo però va bene va bene…”.
    Filippi: “Perché no, perché mio figlio mi ha detto ‘adesso devo andare…’, ti spiego deve andare lì a Sanremo, m’ha detto ‘ci vado o non ci vado?’…sai che c’è a Sanremo…eh a Sanremo a farne un altro a Sanremo ma…”.

Flavia Carli, Claudio Balbi e Rosavio Bellasio

  • Claudio Balbi (dirigente Asl) sentito dagli inquirenti conferma d’essere stato interessato dalla Carli, che contava sulle sue conoscenze quale dirigente Asl, per reperire indicazioni su argomenti del concorso in Rivieracqua; egli si attivava a titolo di amicizia e verso inizio 2017 ne parlava con il proprio avvocato Rosavio Bellasio di Pietra Ligure che gli prometteva un interessamento rivolgendosi a Saldo in forza di pregressi rapporti, ed egli informava anche la Carli che nella ricerca del materiale d’esame aveva coinvolto l’avv. Bellasio; verso fine aprile-inizio maggio 2017, incontrando l’avv. Bellasio nel suo studio, Balbi riceveva un foglietto manoscritto delle dimensioni all’incirca metà foglio A4, ove erano elencati quelli che egli riteneva essere solo argomento d’esame, li fotografava col telefono e li inoltrava alla Carli tramite Whatsapp.
  • Flavia Carli, lo ricordiamo, era accusata anche di truffa per aver sostenuto la prova scritta collegata via auricolare con il figlio Davide.

La chat tra Carli e il dirigente Asl Balbi (marzo 2016)

  • Carli: ‘Sono costretta a scriverti. Mi devi almeno questo !!! Uscito…allerta avvocato x sapere quello che c’è da sapere visto che ho fatto quello che mi hanno detto’.
    Balbi: ‘Mio avvocato ??? Cosa devo dirgli esattamente?’
    Carli: ‘Certo il tuo deve chiedere cosa devo sapere esattamente… Non è contabilità e quindi tutto da studiare’.
    Balbi: ‘Ma è uscito il bando ??’
    Carli: ‘Si deliberato ieri in coda’.
    Balbi: ‘Non mi ha ancora risposto. Domani riprovo’.
    Balbi: ‘Di buona mattina Avv.to mi ha telef…. mercoledì pross passa da lui Gabr. e poi mi fa sapere x incontro. Mi ha anche detto che c’è un po di tempo perché bando non ancora pubblicato’.
  • Carli: ‘Ok grazie… Magari ti ha svegliato…’.

La chat tra Carli e il dirigente Asl Balbi (8 maggio 2017, tre giorni prima della prova orale)

  • Balbi: ‘ Ti devo parlare, vedere, con estrema urgenza!!! Mi telefoni?’
    Balbi: ‘Senti io avrei da darti una cosa…con estrema urgenza…eh ti devo una cosa, che ti serve presto penso…Ti posso fare una foto, sennò ti faccio una foto con il telefonino, dimmi tu cosa preferisci, o ti faccio una foto e te la mando…eh oppure boh dimmi tu…Va bè e dai, allora provo a spezzarlo in due tre cose e stasera…adesso sono in moto te la mando stasera?’
    Carli: ‘Uh, vabbè poi sennò mal che vada io mercoledì sono a casa perché giovedì ho l’orale…e quindi se non vedo…mercoledì al limite’.
    Balbi: ‘Vabbè stasera ti mando tutto dai…può darsi che, cioè vada bene così’.
    Carli: ‘ok si legge abbastanza bene. Grazie anche Avv’.

Nella cronologia delle ricerche su internet gli argomenti della prova orale

  • Dalla cronologia delle ricerche sulla rete internet effettuate dalla Carli emergono numerose ‘chiavi di ricerca’ riconducibili proprio alle 10 terne di domande oggetto della prova orale, dalle 20.08 dell’8 maggio 2017 alle ore 10.29 dell’11 maggio 2017, ricerca interamente cancellata dalla Carli dal proprio smartphone.

Francesca Mangiapan, Giorgio Negro e Federico Fontana

  • In occasione di un colloquio telefonico la Mangiapan (dirigente Provincia) apprendeva da Angela Moro (ex dipendente Provincia) che suo figlio Claudio aveva superato la prova scritta del concorso per ruolo amministrativo in Rivieracqua, ma non intendeva presentarsi all’orale perché nervoso, la incoraggiava dicendo che i concorsi si fanno comunque e fino in fondo, e prometteva d’interessarsi per conoscere gli argomenti d’esame di maggior rilevanza; quindi la Mangiapan interpellava Negro Giorgio (ex segretario Provincia) e lo incontrava presso la torrefazione di Piazza San Giovanni ad Imperia ove riceveva indicazioni di generici argomenti d’esame e li appuntava su un foglio, che la sera stessa consegnava alla Moro, la quale peraltro agiva a totale insaputa del figlio, nel corso di fugace incontro presso il Lecrerc all’uscita autostradale di Arma di Taggia.
    Frattanto Negro contattava la Mangiapan avvisandola di avere altri spunti utili al candidato e la stessa gli forniva l’indirizzo di posta elettronica.

    Telefonata tra Giorgio Negro e Federico Fontana del 9 maggio 2017 (due giorni prima prova orale)

  • Fontana viene interpellato da Negro per sapere su quali argomenti verterà la prova orale. La richiesta di Negro parte sfumata (‘…eh…niente, io avevo bisogno di parlarti…così perché mi chiedono un pò di notizie…eh…su, generiche di quello che si può dire su un orale che sarà da fare due giorni fa di uno che comunque è stato ammesso agli scritti no eh…sapere un pochettino di restringere un pò il campo, però sempre nei limiti del, del lecito eh’).
  • Fontana elenca in generale i temi d’esame (‘Ma guarda, i temi principalmente saranno, ovviamente, il decreto ambientale e gli aspetti generali…il servizio idrico integrato, i suoi segmenti, l’autorità nazionale, legge di governo d’ambito, etc…convenzione che regola i rapporti tra l’ente di governo d’ambito e il gestore del servizio eh…e quello diciamo come parte generale, gli aspetti un pò più specifici riguarderanno la questione della tariffa e li potrebbe guardare…la bollettazione, come funziona il meccanismo di bollettazione, e il rapporto con gli utenti che poi vuol dire carta dei servizi…).
  • Negro accenna una richiesta più specifica (‘C’è anche una parte tecnica, perché ?…c’è anche una parte no, tecnica no, li è più amministrativo … Va bene ok…).
  • Fontana propone di inviare a Negro indicazioni più precise (‘Se queste indicazioni ti sono sufficienti… altrimenti, io ti potrei mandare una mail eh.. con indicazioni un po’ più precise eh… il tuo indirizzo è sempre…’).
  • Negro accetta, sempre attraverso un linguaggio sfumato, confermando il proprio indirizzo, e ringraziando (‘Vedi tu, vedi tu sempre… xxxxxx@alice.it, però vedi tu…sono cose che.. nel limite di.. eh, niente di più, persone che neanche conosco… ok ti ringrazio’).
  • All’indirizzo di posta elettronica fornito da Negro a Fontana viene inviata una mail con allegato documento intitolato “Terne di Quesiti” e contenente una tabella con 10 terne di quesiti, che poi risulterà perfettamente corrispondente, nel testo come nella forma grafica, all’oggetto della prova orale quale desunto dal verbale di commissione.
  • Sull’indirizzo di posta elettronica fornito dalla Mangiapan, Negro invia una mail con allegato documento intitolato “Argomenti ulteriori” che contiene 16 dei 30 quesiti oggetto della prova orale ricevuti da Fontana. Negro ha ridotto e rinominato il documento ricevuto da Fontana.
  • La Moro, quanto il figlio, intercettati, riferiscono che sarebbe dovuta arrivare una mail o dalla Mangiapan o dalla figlia, così aveva riferito la Mangiapan, e che forse sarebbe arrivata dalla figlia perché la Mangiapan poteva avere il telefono controllato.
  • In una conversazione intercettata in auto tra la Moro e il figlio si sente la Moro dire: ‘…ma anche lei c’ha il telefono controllato e mi manda la mail…fa mandare la mail dalla figlia…eh? no…’.
  • Il figlio di Angela Moro non si presenterà all’esame orale.
  • In una telefonata del 12 maggio 2017 Gianni Giuliano, ex presidente della Provincia, e persona vicina alla Mangiapan, avvisa Negro della mancata partecipazione alla prova del candidato e si premura comunque di ringraziarlo.

Il reato di rivelazione segreti d’ufficio. Le motivazioni

  • “Nel complesso sono state accertate condotte penalmente illecite di utilizzazione di segreti d’ufficio, nella procedura concorsuale per l’assunzione di personale indetta dalla società partecipata Rivieracqua, realizzate da due soggetti investiti di qualifica pubblicistica, Fontana e Saldo, in concorso con diversi soggetti privati. In tal senso affiora un clima nebuloso, fatto di permeabilità tra candidati e chi ha indetto la procedura, intriso di condizionamenti ambientali reciproci, e si disegna un quadro inefficiente e poco rassicurante ove gli interessi generali al buon andamento e all’imparzialità della PA risultano sistematicamente sacrificati a preminenti interessi privati. Indubbiamente anche lesivo per l’immagine della società partecipata Rivieracqua, la quale ne risulta screditata in conseguenza delle condotte penalmente illecite realizzate da soggetti aventi qualifiche pubblicistiche e legati da rapporto funzionale o organico alla società, in concorso anche con soggetti privati.Indubbiamente le posizioni più compromesse sono quelle di Fontana e Saldo, soggetti investiti di qualifica pubblicistica (il primo Presidente della Commissione e come tale tenuto al segreto sul contenuto delle prove concorsuali, il secondo figura apicale in Rivieracqua e come tale tenuto anche per clausola contrattuale a doveri di riservatezza) che hanno violato i loro doveri istituzionali, anche attraverso molteplici condotte di divulgazione, arrecando un sensibile vulnus alla procedura concorsuale.La macchinazione appare ordita al preciso scopo di assicurare l’assunzione in Rivieracqua di Cassella, che già vi lavorava a livello interinale, nonché di Filippi, altro candidato privilegiato, i quali due vengono preventivamente informati da Saldo del contenuto delle prove scritte così da ottenere già in graduatoria provvisoria una posizione ‘blindata’ difficilmente superabile dagli altri concorrenti, e poi anche del contenuto delle prove orali, così da garantirsi la conservazione dell’ottima posizione raggiunta.L’autore della macchinazione è Saldo, personaggio noto a livello locale per cariche politiche di rilievo a lungo ricoperte in Provincia come in Regione, che appare circondato da una rete clientelare attraverso molteplici agganci, e sfrutta i poteri connessi alla sua carica pubblica per il conseguimento di interessi privati ottenendo dal Presidente di Commissione Fontana l’anticipazione dei contenuti delle prove destinati ai candidati privilegiati.Il prof. Fontana, nominato Presidente della Commissione, benché estraneo all’ambiente locale e quindi non intenzionato a favorire persone a lui legate, indubbiamente cede al condizionamento ambientale proveniente da Saldo (egli è consulente di Rivieracqua dal 2016, da cui ha ricevuto ad oggi emolumenti per complessivi 170 mila euro), e gli rivela le informazioni in suo possesso da veicolare ai candidati privilegiati.

    Una volta ultimata la prova scritta, che definisce già il netto distacco di Casella, Gilardoni, Filippi su tutti gli altri candidati, i predetti pubblici ufficiali non disdegnano di aderire a sollecitazioni di terzi per rivelare i contenuti della prova orale (i cui esiti non potranno comunque modificare le sorti del concorso, ma solo consentire agli altri candidati di rimanere ín graduatoria utile per successivi ‘scorrimenti’): quindi Saldo addiviene alla richiesta dell’avv. Bellasio per far pervenire tramite Balbi le domande della prova orale alla candidata Carli Flavia, mentre Fontana di fronte alla richiesta pur velata del collega Negro (ex segretario generale del Provincia, già consulente di Rivieracqua e membro di commissioni presiedute da Fontana in altri concorsi banditi da Rivieracqua) provvede ad inviargli il testo completo delle 10 terne di domande oggetto della prova orale, per essere destinate ad altro candidato, non conosciuto da Fontana né da Negro, dietro la sollecitazione interposta della Dirigente della Provincia Mangiapan”.

L’assoluzione dall’accusa di truffa. Le motivazioni

  • “Nel caso di specie – si legge nella sentenza – mentre si ravvisano in modo macroscopico tutta una serie di conseguenze dannose, quali le spese da sostenere per indire nuove procedure di assunzione, l’assunzione di persona sprovvista dei necessari requisiti professionali e l’alterazione della graduatoria del concorso, il pregiudizio per gli altri concorrenti, aspetti che tuttavia esulano dal concetto di danno rilevante agli effetti della configurabilità della truffa, viceversa non appare dimostrato, ma neppure individuato nella prospettazione accusatoria, un danno immediato ed effettivo, di contenuto economico-patrimoniale, subito dall’Amministrazione al momento e in conseguenza della costituzione del rapporto di lavoro, e la stessa richiesta di parte civile (per tutti i reati) è limitata al risarcimento del danno non patrimoniale.E proprio la mancata individuazione di tale tipologia di danno, immediato ed effettivo, di contenuto economico-patrimoniale per l’ente pubblico, comporta l’esclusione, non solo della truffa consumata, per la vicenda Cassella in capo al quale il rapporto impiegatizio si è costituito senza un danno per l’Amministrazione in senso rilevante ai fini della consumazione del reato, ma anche dell’ipotesi tentata per gli altri candidati in capo ai quali il rapporto impiegatizio non si è costituito, in quanto nell’imputazione non risultano precisamente individuati i confini del danno, in senso rilevante per la truffa, conseguente all’indebita assunzione al pubblico impiego a cui gli atti sarebbero univocamente diretti”.

 

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