“Imperia è salva. Il nostro piano di riequilibrio finanziario è stato approvato. Abbiamo salvato il Comune dal dissesto. Da oggi possiamo dire essere finalmente un Comune normale”.
Ad annunciarlo, questa mattina, con tanto di cartello dimostrativo (“Imperia è salva”) in conferenza stampa, il Sindaco di Imperia Claudio Scajola che, successivamente, ha snocciolato alcuni dati tecnici di bilancio e illustrato le modalità con le quali il Comune intende sanare l’attuale disavanzo che ammonta a circa 18 milioni di euro.
Imperia: approvato piano riequilibro. “Comune salvato dal dissesto”
“Mai un piano di riequilibrio finanziario era stato approvato in tempi così celeri – ha dichiarato Scajola – Abbiamo evitato il dissesto del Comune di Imperia, garantendo la possibilità di investire per migliorare la città nei prossimi anni.
Il disavanzo è pari a circa 18 milioni di euro. Nel dettaglio, 10 milioni e 367 mila euro sono frutto di un nostro lavoro certosino di recupero di tutti i debiti fuori bilancio che l’amministrazione precedente non aveva contabilizzato, a partite dalla causa sul depuratore con Veolia che cuba, da sola, per 4 milioni di euro.
A questi 10 milioni e 367 mila euro, si aggiungono altri 7 milioni e 731 mila euro relativi al riaccertamento del disavanzo del 2015.
In totale si arriva, appunto, a 18 milioni di euro, ed è sulla base di questa cifra che abbiamo portato avanti il nostro piano di riequilibrio. In 10 anni riporteremo i conti del Comune in equilibrio”.
Imperia: piano riequilibro, ecco cosa prevede
“Il piano – ha spiegato Scajola – prevede l’inserimento di una quota annua, nelle spese correnti di bilancio, pari a circa 1 milione e 200 mila euro. Si tratta di un piano spalmato in 10 anni, reso possibile grazie ai benefici previsti dalla legge per quei Comuni che presentano un piano di riequilibrio ritenuto credibile sia dal Ministero dell’Interno che dalla Corte dei Conti.
Il nostro obiettivo, dunque, è quello di recuperare 1 milione e 200 mila euro all’anno. Come? Innanzitutto con maggiori entrate.
La tassa di soggiorno, in primis. Crediamo di poter chiudere questo primo anno con entrate pari a 360 mila euro. Poi c’è il settore parcheggi a raso. Il passaggio alla gestione diretta da parte del Comune ci garantirà un utile, in base alle nostre previsioni, pari a circa 600 mila euro all’anno. Prima che il servizio fosse internalizzato, il Comune incassava appena 63 mila euro.
Solo i parcheggi a raso e la tassa di soggiorno, dunque, ci garantiscono ogni anno entrate per un milione di euro. Abbiamo poi aumentato i controlli su coloro che non pagavano Tosap e Tari. In alcuni casi non c’era riscossione da più di 5 anni. Incasseremo una cifra considerevole. Per fortuna abbiamo avviato gli accertamenti appena prima che intervenisse la prescrizione.
La riscossione sulle affissioni ci ha dato maggiori introiti per 150 mila euro. Queste sono solo alcune delle maggiori entrate, già di per se superiori alla quota di riequilibrio annuale.
Abbiamo anche nuovi progetti per quel che riguarda la riscossione delle multe. Pensate che solo il 16% dell’introito totale viene incassato dal Comune. Affideremo a una società privata la gestione della riscossione delle multe e alcuni servizi amministrativi, liberando così i Vigili Urbani.
Poi abbiamo le riduzioni delle spese. Per quel che riguarda le spese legalbi, il Comune aveva raggiunto una spesa pari a 470 mila euro all’anno. Noi pensiamo di chiudere con un costo, per le casse comunali, inferiore ai 200 mila euro.
In che modo? Favorendo le transazioni e applicando una politica diversa. Non vogliamo litigare con il cittadino, ma transare. E se dobbiamo per forza andare in giudizio, contrattiamo le parcelle dei professionisti.
Abbiamo esternalizzato il servizio degli asili nido, con una forte riduzione delle spese per il Comune. E per rispondere a chi era preoccupato per la qualità del servizio dico che c’è stato un aumento del 25% delle iscrizioni.
Abbiamo cercato di fare buona amministrazione e di mettere ordine in casa. Vogliamo ridare decoro alla città. Puntiamo ad avere un città non spenta, ma viva.
Entro la fine di questa amministrazione vogliamo ridurre le tasse in città. Con oggi siamo finalmente nella condizione di essere un Comune normale. Un Comune che ha ammesso sbagli e peccati, ha elencato ciò che non andava, recuperando ciò che era stato dimenticato. Si è impegnato a fare sacrifici, ma non sulle spalle dei cittadini, piuttosto sfruttando le potenzialità del Comune. Da oggi siamo un Comune normale e possiamo governale la nostra città con serenità”.
Ecco il video della diretta
#Imperia: conferenza stampa del #Sindaco Claudio Scajola in diretta dal #Comune
Pubblicato da Imperiapost.it su Venerdì 8 novembre 2019