È stata arrestata dai militari della Guardia di Finanza Lara Comi, l’ex europarlamentare di Forza Italia, candidata alle elezioni europee del 2019 nella circoscrizione Italia Nord-Occidentale (che comprendeva anche Imperia). La Comi risulta implicata in un filone della maxi inchiesta sulle tangenti tra Milano e Varese, denominata “mensa dei poveri”.
In particolare, l’ex eurodeputata, l’amministratore delegato dei supermercati Tigros Paolo Orrigoni (entrambi ai domiciliari) e il direttore generale di Afol Metropolitana Giuseppe Zingale (in carcere) sono accusati, a vario titolo, di corruzione, finanziamento illecito e truffa.
L’ordinanza è stata firmata dal gip Raffaella Mascarino e richiesta dai PM Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri.
Corruzione: Lara Comi agli arresti domiciliari
Secondo quanto trapelato, la Procura di Milano contesta una fattura da 31 mila euro emessa nel gennaio 2019 dalla Omr Holding di Bonometti alla società Premium consulting srl, tra i cui soci figura Lara Comi.
Nel dettaglio, la cifra, secondo l’accusa, sarebbe stata elargita, sotto forma di consulenza, per l’acquisto di un testo sui mercati europei che invece sarebbe facilmente reperibile on line. Da qui la contestazione di finanziamento illecito verso l’europarlamentare uscente.
L’inchiesta è una costola della maxi indagine della DDA sulle tangenti a Milano e Varese che ha portato a 43 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere. Nel mirino degli inquirenti due gruppi criminali operativi tra Milano e Varese costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, accusati a vario titolo di associazione per delinquere, aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, corruzione e turbata libertà degli incanti. Il tuo finalizzato alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici.