9 Novembre 2024 02:31

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9 Novembre 2024 02:31

Da Imperia ai teatri italiani della Lirica: Raffaele Feo protagonista di un’opera in prima assoluta. “Grande emozione, sfida stimolante” / La storia

In breve: Raffaele Feo, 31enne, è un cantante lirico imperiese diplomato al prestigioso conservatorio Niccolò Paganini di Genova

Sarà il cantante lirico imperiese Raffaele Feo il protagonista dell’opera ”La notte di Natale”, la cui prima assoluta andrà in scena sul palco del Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.

Lirica: l’imperiese Raffaele Feo sarà “Nikolaj” ne “La notte di Natale”

Raffaele Feo, 31enne, è un cantante lirico imperiese diplomato al prestigioso conservatorio Niccolò Paganini di Genova. Negli anni, Feo ha calcato numerosi palchi di teatri italiani, iniziando dai cori, passando a ruoli sempre più importanti, fino ad arrivare a quello da protagonista nell’opera che vedrà il suo debutto a Savona domenica 1° dicembre. La replica avrà luogo al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena.

Come ti sei avvicinato alla lirica?

“Da piccolo ho avuto la fortuna di conoscere Josella Ligi, soprano imperiese, e frequentare casa sua, dove ho incontrato molti altri cantati. Già lì mi sono appassionato, poi ho iniziato a studiare canto e mi sono reso conto che la mia voce aveva una predisposizione per quel tipo di musica e ho assecondato la natura”.

Come si è sviluppato il tuo percorso artistico?

“A Imperia ho frequentato le scuole medie musicali dell’Istituto Sauro. Dopo le superiori mi sono iscritto al Conservatorio di Genova per il cantolirico, sotto la guida del mezzo-soprano Gloria Scalchi, e mi sono diplomato nel 2015. Avevo già cominciato l’attività da cantante, iniziando dai cori, anche a Savona. Due anni fa ho iniziato a far parte di cori lirici in Emilia Romagna, a Parma, Modena e Piacenza, fino ad avere ruoli sempre più importanti. Alla fine ho deciso di trasferirmi a Modena come base per agevolare gli spostamenti.

Ho avuto la possibilità di perfezionarmi in prestigiose accademie quali “Santa Cecilia Opera Studio” a Roma, “Accademia Rodolfo Celletti” di Martina Franca, “Corso di Alto Perfezionamento” del Teatro L.Pavarotti di Modena, studiando con nomi illustri del panorama lirico mondiale (Scotto, Devia, Prina, Pertusi, Lemmo, Magiera, Greco, Scandiuzzi e molti altri)”.

Come sei arrivato all’opera “La notte di Natale”?

“Quest’estate mi sono esibito al Priamar di Savona per l’opera Butterfly, regia Renata Scotto, ed è andata molto bene. Il direttore artistico mi ha quindi scritturato per il ruolo principale de “La notte di Natale”, un’opera, in prima assoluta, del compositore Alberto Cara, libretto di Stefano Simone Pintor.

È un’opera di alto livello, ispirata dalla novella di Gogol “La notte di natale”, pensata sia per giovanissimi sia per adulti, perché tratta temi profondi.

Aggiungo anche che non sono l’unico imperiese. Al pianoforte ci sarà Gianluca Ascheri”.

Cosa differenzia il canto lirico dagli altri tipi di musica?

“Sicuramente la disciplina. Un cantante d’opera deve studiare tutta la vita, un po’ come atleta deve sempre allenarsi e migliorarsi. È un mestiere difficoltoso che ti coinvolge completamente. A volte hai delle limitazioni su ciò che mangi e bevi. Se utilizzi il corpo come strumento del tuo lavoro devi averne molta cura”.

Qual è la parte più bella del tuo lavoro?

“La cosa bella del mio lavoro è che ogni volta interpreto un personaggio diverso. L’ambiente è dinamico e mi metto sempre alla prova per riuscire a interpretare anche personaggi distanti da me a livello psicologico. Questo è allo stesso tempo il lato difficile, ma anche quello stimolante.

Inoltre, il modo di cantare in teatro oggi è frutto dell’evoluzione di quello che è stato nel corso dei secoli, la tradizione che va avanti dal 1600. Il canto lirico italiano all’estero è un’istituzione. 

La prossima estate avrò l’occasione di suonare a Cuba, grazie alla mia vittoria al XI Concorso Internazionale Principe Francesco Maria Ruspoli, ottenendo la possibilità di debuttare nell’opera Il Colombo di B.Pasquini a l’Havana”.

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