Si è svolta questa mattina, presso la Biblioteca di Imperia, in occasione del Festival della salute, l’incontro dal titolo “Uomini e no: percorsi di crescita per future relazioni felici” rivolto ad alcune classi di Istituti secondari di secondo grado del territorio, organizzato dall’ASL con la collaborazione del Comune di Imperia, del Centro Antiviolenza e dell’Associazione White Dove, evoluzione del maschile onlus.
I relatori hanno spiegato agli studenti del Liceo Vieusseux, del Polo Tecnologico Imperiese e dell’Istituto Marconi, l’importanza di intraprendere relazioni basate sul rispetto reciproco e sulla parità di genere.
Tra i presenti, l’Assessore Luca Volpe, il direttore sanitario Asl1 Roberto Predonzani, la coordinatrice del Centro Antiviolenza ISV Martina Gandolfo, il direttore della Casa Circondariale di Imperia Francesco Frontirrè.
Con l’occasione, è stata anche presentata la mostra delle opere realizzate sul tema da 13 detenuti del carcere imperiese, curata dall’insegnante di arte Annalisa Fontanin.
Luca Volpe, Assessore
“Noi con questa terza giornata di incontri concludiamo sul territorio imperiese il Festival della Salute. Lo abbiamo voluto portare anche a Imperia con tre eventi importanti che sono il convegno sui diritti dell’infanzia, quello con gli anziani e concludiamo con i ragazzi delle scuole, con la violenza di genere.
Il titolo di oggi ‘Uomini o no’ è un titolo molto significativo. Non si parla esclusivamente di violenza verso le donne, ma di violenza in genere, che è il messaggio che si vuole dare ai ragazzi delle scuole che sono qua oggi.
Come vedete, la Casa Circondariale di Imperia, attraverso il suo direttore, ha lanciato un concorso di pittura che alcuni detenuti hanno voluto fare e oggi portare qua in esposizione.
Molto belle e molto significative e sicuramente ci danno anche lo spunto per riflettere su quello che effettivamente anche all’interno di un sistema penitenziario, si ha sensibilità verso la violenza di genere, che è quello che noi oggi chiediamo ai ragazzi di ragionare e portare nella loro vita quotidiana”.
Martina Gandolfo – Centro Antiviolenza
“La situazione sul territorio ci mostra un aumento di donne che si rivolgono al centro antiviolenza. Siamo passati da 86 donne nel 2017, a 103 nel 2018 e adesso siamo oltre i 95 e quindi sicuramente per fine dicembre supereremo il numero di donne dell’anno scorso.
Questo non per forza ci deve far pensare ad un aumento del fenomeno, ma ci deve anche far riflettere sulla maggior fiducia che le donne stanno acquisendo verso servizi di riferimento.
Questo anche grazie alle numerose iniziative di sensibilizzazione e prevenzione fatte sul territorio e nelle scuole, come quella di oggi che abbiamo organizzato in collaborazione con l’Asl per parlare ai ragazzi dell’importanza di instaurare relazioni sane e basate sul rispetto”.