23 Dicembre 2024 13:17

23 Dicembre 2024 13:17

Imperia: detenuti artisti, parte del carcere la lotta contro la violenza sulle donne/Foto e Video

In breve: L'iniziativa è stata curata dall'insegnate di arte Annalisa Fontanin.

Detenuti all’opera per creare quadri sul tema della violenza di genere. È questa l’iniziativa portata avanti in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e presentata ieri mattina durante l’incontro, avvenuto in Biblioteca, dal titolo “Uomini e no: percorsi di crescita per future relazioni felici”, organizzato dall’ASL e il Comune con la collaborazione del Centro Antiviolenza e dell’Associazione White Dove, evoluzione del maschile onlus.

L’iniziativa è stata curata dall’insegnate di arte Annalisa Fontanin. Nella sala della Biblioteca civica sono state esposte le opere realizzate da 13 detenuti nella Casa Circondariale di Imperia, corredate dalle descrizioni, che partecipano attivamente al laboratorio di pittura e attività creative “SìAmo”.

Dipinti contro la violenza sulle donne: la curatrice della mostra Annalisa Fontanin

“Sono l’insegnante di arte del laboratorio “SìAmo” – spiega Annalisa Fontanin a ImperiaPost, docente di arte anche alle scuole superiori – un’iniziativa rivolta ai detenuti per dar loro la possibilità di esprimersi attraverso l’arte.

Oggi abbiamo presentato qui le opere create sul tema della violenza contro le donne. I 13 partecipanti, che hanno dai 20 ai 50 anni, si sono dedicati a rappresentare su tela questo argomento così delicato, considerando la figura della donna come archetipo, quindi raffigurandola come madre, come donatrice di vita e molti altri spunti.

Un’occasione importante per riflettere e per comunicare attraverso l’arte”.

Francesco Frontirrè, Direttore Casa Circondariale di Imperia

“Questa è una occasione importante perchè si dà stimolo ai detenuti su delle tematiche molto importanti. 

All’interno siamo riusciti in qualche modo a far riflettere anche chi ha commesso questi tipi di reato e esprimersi attraverso le opere che sono qui rappresentate e dare un’idea di quello che loro vivono e come hanno vissuto certe tematiche”.

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