La legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica. Si tratta di una novità davvero molto importante per tutte quelle aziende e quei privati che vogliono mantenersi in regola dal punto di vista fiscale. Alcuni aspetti fondamentali che riguardano la fatturazione elettronica, nell’ambito della gestione delle attività aziendali, sono stati chiariti anche con la manovra 2020, in modo da fornire altre informazioni importanti per tutti coloro che si avvalgono di questo sistema di fatturazione. Vediamo di fare un po’ di chiarezza in questo senso, spiegando che cos’è la fatturazione elettronica e perché essa può risultare davvero importante.
Cos’è e come funziona la fatturazione elettronica
Con l’introduzione dell’obbligo per la fatturazione elettronica, per esempio l’azienda ligure Liberty Line con oltre 26 anni di esperienza sul campo dei software gestionali sta aiutando le aziende con il suo software Libertycommerce.
Molte aziende infatti stanno cercando di attrezzarsi per inserirsi in maniera molto più comoda e pratica all’interno del nuovo sistema.
Ma chiariamo innanzitutto cos’è la fatturazione elettronica. Si tratta di un sistema digitale di emissione, di trasmissione e di conservazione delle fatture, che non si avvale più del supporto cartaceo, consentendo anche di risparmiare.
Infatti si possono risparmiare tutti i costi relativi alla stampa, alla spedizione e alla conservazione delle fatture cartacee. La fatturazione elettronica possiede le stesse informazioni della fattura cartacea, ma il tutto viene scritto in linguaggio XML.
Adesso con la fatturazione elettronica cambia il modo in cui le fatture si compilano, si inviano e si conservano.
Alcune novità introdotte dalla manovra 2020
La manovra 2020 ha stabilito alcune precisazioni importanti relative a certi aspetti che riguardano il sistema della fatturazione elettronica. Infatti ha stabilito che l’Agenzia delle Entrate si deve occupare di conservare per 8 anni le fatture elettroniche anche per quei medici e i soggetti che lavorano nel settore della sanità che non hanno l’obbligo della fattura elettronica, ma sono tenuti a trasmettere i loro corrispettivi.
Inoltre con il prossimo decreto di bilancio si chiarirà come cambieranno gli obblighi di fatturazione elettronica per i contribuenti che sono in regime forfettario. Per il momento essi sono esenti, ma per alcuni di loro dall’anno prossimo dovrebbe scattare l’obbligo di fare fatture elettroniche.
La manovra 2020 ha chiarito anche qualcosa in più sulle regole che riguardano la conservazione delle fatture da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si parla di file delle fatture memorizzati fino al 31 dicembre dell’ottavo anno che segue a quello di presentazione.
La specificazione serve a stabilire una misura importante, perché la Guardia di Finanza possa svolgere le eventuali indagini e le analisi per contrastare il rischio di evasione.
Che cosa cambierà per i contribuenti in regime forfettario
Dal 2020 l’obbligo di fatturazione elettronica potrebbe essere esteso anche ai contribuenti che hanno scelto il regime forfettario. Però è molto probabile che rimanga l’obbligo di esclusione fino a 30.000 euro di ricavi.
Attualmente coloro che hanno la partita IVA che si situa nel regime dei forfettari non hanno l’obbligo della fatturazione elettronica. In base alla modifica che si attuerà con la manovra 2020, l’esenzione resterebbe soltanto in vigore al di sotto dei 30.000 euro.
Per quanto riguarda invece il settore della sanità, la legge prevede una proroga al 2020 del divieto di emettere la fattura elettronica. Insomma si tratta di novità molto importanti, che ci fanno comprendere più a fondo come sta evolvendo tutto il sistema a livello fiscale, in vista della strutturazione di obblighi di legge, da cui non ci si può esentare, se si vuole restare in regola con la normativa vigente.
È molto importante comprendere queste novità, per restare sempre aggiornati su come ci si debba muovere in ambito fiscale.
