“Abbiamo decine di chilometri di strade distrutte dal maltempo, autostrade inagibili, chilometri di coda”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, questa mattina, commentando la riapertura parziale del tratto di A26.
Pochi minuti fa, l’A26, infatti, è stata riaperta parzialmente, tra l’allacciamento con l’A10 e lo svincolo di Masone, attraverso uno scambio di carreggiata che consentirà il transito su una corsia per ogni senso di marcia. L’obiettivo è riuscire a svolgere le verifiche tecniche sui viadotto Fado e Pecetti e, allo stesso tempo, evitare l’isolamento di Genova.
A26: chiuso un tratto di autostrada per verifiche sui viadotti
È stata chiusa nella serata di ieri la tratta dell’autostrada A26 “compresa tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone sarà chiusa al traffico in entrambe le direzioni a partire da questa sera, per consentire l’esecuzione di verifiche tecniche sui viadotti Fado Nord e Pecetti Sud”.
La decisione della chiusura del tratto di A26 è stata presa a seguito della possibilità avanzata dalla Procura di Genova di un sequestro per le condizioni dei viadotti Pecetti e Fado, nell’ambito dell’indagine riguardanti presunti falsi rapporti di sicurezza sui ponti.
Giovanni Toti
“Per un anno e quattro mesi non si è fatto niente. Autostrade doveva lastricare d’oro quei viadotti e non aspettare di muoversi quando la Procura gliel’ha chiesto. Dall’altra parte, perché dal Ministero delle Infrastrutture ho letto solo due tweet, noi abbiamo scritto lettere negli scorsi mesi ma nessuna risposta.
Stiamo per riunire la giunta straordinaria per misure di emergenza su sanità e porto. Abbiamo bisogno di sapere come intende agire il Governo, vogliamo una task force. Bisogna controllare tutti i viadotti, rassicurare i cittadini. Un anno e quattro mesi di chiacchiere a vanvera.
Abbiamo decine di chilometri di strade distrutte dal maltempo, autostrade inagibili, chilometri di coda. Ogni minuto che passa Genova, Liguria e l’economia italiana perdono milioni di euro, credibilità, possibilità di riaversi dalla tragedia del Ponte Morandi. La gente ha paura di prendere l’autostrada.
Voglio che i ministri vengano a Genova, voglio stanziamenti, mettere in sicurezza l’asset più importanti nella logistica del paese.
Penso che la Procura sta facendo il suo lavoro, forse l’unica”.
https://www.facebook.com/giovatoti/videos/1152816391580881/
Il post di Giovanni Toti questa mattina
“CHIUSURA TRATTO A26, GENOVA IN TILT. TRA POCHI MINUTI RIAPRIRÀ, MA QUESTA È UN’EMERGENZA NAZIONALE!
Ecco come si è svegliata stamattina la Liguria: isolata, con il traffico in tilt a Genova e il silenzio assordante del Governo. Con la A26 chiusa, la A6 chiusa e le limitazioni alla A7 la nostra regione sembra essere tornata a prima degli anni ‘30.
La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto, e questo lo ribadiremo ogni istante, ma come si è potuti arrivare a un provvedimento così drastico da un giorno all’altro, senza avvisare, senza un piano per gestire l’emergenza che ci sarebbe stata, a distanza di un anno e quattro mesi dalla tragedia del Morandi? E anche se Autostrade ha dichiarato che tra poco la A26 riaprirà, questo non basta! Serve una volta per tutte un piano serio di messa in sicurezza e un monitoraggio permanente delle nostre infrastrutture.
I cittadini non possono vivere con l’incubo di passare sui viadotti autostradali, hanno il diritto alla mobilità e di essere sicuri e tranquilli sempre, anche quando viaggiano. Nei mesi scorsi più volte lo abbiamo chiesto sia ad Aspi, che abbiamo incontrato proprio la scorsa settimana, e al Ministero, che non ci ha dato nessuna risposta. Stanotte siamo stati fino alle 2 in ufficio per fare il punto con il sindaco Bucci e il presidente dell’Autorità portuale Signorini. Oggi alle 10.30 ho convocato una giunta straordinaria per cercare di fronteggiare al meglio delle nostre forze questa situazione. Ma la Liguria, Genova e i nostri porti non possono resistere a lungo così. E il Governo, che dovrebbe essere qui al nostro fianco, è stato avvisato da noi!”.