24 Dicembre 2024 03:42

24 Dicembre 2024 03:42

Approfittano della preghiera per rubare offerte settimanali. Nei guai due 40enni, denunciati dai Carabinieri/Il video

In breve: I due ladri sono stati denunciati per furto aggravato in concorso, mentre la cassetta è stata restituita al Rettore del Santuario, il quale l’ha ricollocata nel luogo da cui era stata sottratta

È accaduto il pomeriggio del 18 novembre scorso, quando il rettore del Santuario Madonna della Costa di Sanremo, al termine della messa pomeridiana, si è accorto della sottrazione della cassetta delle offerte collocata all’ingresso della Chiesa, avvisando immediatamente i Carabinieri della Stazione di Sanremo.

Gli investigatori dell’Arma hanno acquisito e visionato le telecamere a circuito chiuso del Santuario individuando i due ladri, un 41 enne ed un 45enne, entrambi liguri e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, ritenuti responsabili del furto commesso proprio durante la messa.

I malfattori hanno approfittato del momento di preghiera, con i fedeli tutti rivolti verso l’altare ed assorti in preghira – per asportare la cassa metallica blindata, del valore di circa 500 euro, al cui interno erano custodite le offerte settimanali per un importo di 150 euro.

Il giorno successivo, immediati sviluppi investigativi – operati attraverso l’esame di analoghe condotte già censite in precedenza ed un meticoloso studio dei singoli frame delle immagini – consentivano raccogliere gli elementi necessari per chiedere alla Procura della Repubblica un decreto di perquisizione.

Esaminati i riscontri prodotti, l’Autorità Giudiziaria emetteva il provvedimento: dandovi esecuzione all’alba, i Carabinieri hanno quindi avuto accesso alla dimora dei due rinvenendo la cassa metallica che nel frattempo era stata forzata e danneggiata; i soldi delle offerte non sono stati purtroppo recuperati.

I due ladri sono stati denunciati per furto aggravato in concorso, mentre la cassetta è stata restituita al Rettore del Santuario, il quale l’ha ricollocata nel luogo da cui era stata sottratta.

Grazie all’intuito investigativo dei Carabinieri i quali, forti della costante presenza sul territorio e dell’esperienza accumulata conoscono i soggetti locali locali dediti – come in questo caso – ai reati contro il patrimonio, è stato possibile individuare i responsabili dell’evento, riconosciuti anche dalla visione dei filmati di videosorveglianza, sistema che rimane tra i più utili ed efficaci sia nella prevenzione, sia nel contrasto di questo tipo di reati.

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