IMPERIA . Altri due processi per l’ex Ministro Claudio Scajola. Il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo, infatti, ha chiesto la citazione diretta a giudizio per Scajola e per Ernesto Vesto, (legale rappresentante della AR.CO. s.r.l) al termine delle inchiesta per finanziamento illecito, relativa ai lavori di ristrutturazione di Villa Ninina, e per ricettazione a seguito del ritrovamento, da parte della Polizia Postale, nel suo ufficio in via Matteotti, di un’informativa dei Carabinieri su Eugenio Minasso. Il legale di Scajola, Marco Mangia, ha chiesto una proroga al P.M. al fine di permettere a Scajola di farsi interrogare visto il sopraggiunto arresto ma tale richiesta sarebbe stata respinta.
FINANZIAMENTO ILLECITO
Secondo la perizia eseguita per la Procura da un tecnico genovese il costo dei lavori di ristrutturazione della villa dell’On. Scajola eseguiti dalla società Ar.Co. srl, sarebbe superiore di circa 2 milioni di euro rispetto a quanto realmente dichiarato nella documentazione contabile dalle parti in causa (circa 1 milione e 500 mila euro, ndr). Il finanziamento illecito è lo stesso reato per cui Scajola è stato processato, e successivamente assolto, per la compravendita della casa al Colosseo a Roma.
RICETTAZIONE
La Polizia Postale, nell’ambito di una perquisizione relativa all’inchiesta sui lavori di ristrutturazione di Villa Ninina, trovò nell’ufficio di Claudio Scajola in Viale Matteotti un’informativa dei Carabinieri, datata 1998, nella quale un uomo fermato per possesso di cocaina faceva i nomi di presunti consumatori imperiesi. Tra di loro figurava anche Eugenio Minasso, ex deputato di Alleanza di Nazionale.
Mattia Mangraviti – Gabriele Piccardo