Imperia – “Il fallimento della Porto di Imperia S.p.A. non è soltanto un atto di natura tecnico-giuridica nei confronti di una società per azioni, ma è il sigillo finale del fallimento di una intera operazione politica ed economica, nata male quasi 10 anni fa e proseguita peggio fino ai giorni nostri“.
A dichiararlo è il gruppo Consiliare del Partito Democratico, che continua: “A leggere gli interventi dell’opposizione e in particolare quelli di Forza Italia, chi per assurdo non fosse a conoscenza della recente storia locale potrebbe pensare che la Città sia stata governata da un manipolo di marziani atterrati in Riviera e che poi, circa un anno fa, sono svaniti nel nulla per andare alla ricerca di un altro pianeta (e di un altro porto) da conquistare.
Sappiamo tutti che non è così e tutti ci ricordiamo di chi è la grave responsabilità di aver invitato a Imperia uno squalo per il grande banchetto, spacciandolo pure per benefattore. E sappiamo anche chi, e per quanto tempo, si è fatto vanto di tirate i fili dell’operazione, senza mai esigere un controllo serrato da parte del Comune, senza preoccuparsi di seguire alla lettera le procedure, e senza mai pudore nel tacciare come “cassandre” chi, come noi, ha sin dall’inizio perfettamente capito che si stava andando nella direzione sbagliata.
Ma davvero oggi credono, con i loro comunicati naif, di poter convincere qualche allocco che l’Amministrazione Capacci avrebbe dovuto “dirigere” in chissà quale modo la situazione, finita in bilico sull’orlo del tracollo da anni, e ormai persino approdata nei tribunali sia penali che fallimentari? E davvero credono di cavarsela accusando di “tifo avverso” non si capisce bene chi, e per di più dopo aver tentato in continuazione, per rimanere in metafora, di accecare l’arbitro e accendere i fumogeni sugli spalti, in modo che nessuno capisse più nulla di quel che succedeva in campo?
Sappiamo la risposta, anche se umanamente ci rendiamo perfettamente conto dello smarrimento che oggi sta subendo chi per tanto tempo ha fatto affidamento solo sulle rassicurazioni che giungevano dal Capo (e che per un bel po’, probabilmente, ora non giungeranno più) e su di esse ha dormito sonni sereni e costruito sogni pieni d’oro.
E a proposito di sonno, invitiamo i colleghi Consiglieri di minoranza a valutare attentamente e criticamente, prima di gettarsi nella scrittura del prossimo comunicato “ad laudandos”, il ruolo che nella vicenda ha giocato Confindustria, da cui per inciso proviene l’attuale Amministratore della fallita Porto di Imperia Spa, la quale sembrava finalmente uscita dal dormiveglia per dover improvvisamente interpretare un ruolo chiave e risolutivo, e che nella realtà non solo si è dimostrata del tutto ininfluente, ma risulta inoltre, ad oggi, del tutto silente sulla vicenda.
Una cosa sola è certa: indipendentemente dagli sviluppi penali della vicenda, il Partito Democratico farà di tutto per tenere il più lontano possibile dal porto e dal resto della città le mani di coloro che per ingordigia, per megalomania o per manifesta incapacità, ci hanno portati al tracollo da cui ora la Città tenterà faticosamente di venir fuori”.
C.S.