Il piccolo di orca, avvisato insieme ad altri 4 esemplari adulti nel porto di Genova Voltri, è con ogni probabilità morto. È questo il verdetto degli esperti, dopo alcuni giorni di osservazione dello strano comportamento dei maestosi mammiferi marini.
Orche nel porto di Voltri: il cucciolo è probabilmente morto
A seguito dell’avvistamento del gruppo di orche tra Prà e Voltri, avvenuto lo scorso 1 dicembre dalla barca di un pescatore, curiosi, appassionati ed esperti si sono interrogati sul motivo della loro presenza, piuttosto rara nella zona del Mediterraneo.
Osservando il loro comportamento, gli studiosi hanno notato che la madre sembra trasportare il cucciolo con il muso, mentre quest’ultimo non dà segni di vita. Il piccolo, quindi, potrebbe essere agonizzante, se non già morto.
L’iniziale entusiasmo per l’avvistamento, quindi, sembra lasciare spazio a un epilogo drammatico, al quale si tenterà di trovare una risposta.
L’annuncio dell’Istituto di ricerca Tethys
“Sembra proprio che il piccolo di orca nel porto di Genova Voltri sia morto, come purtroppo ci aspettavamo. La madre, però lo porta ancora con sé, come per farlo respirare, un comportamento che è stato osservato spesso nei cetacei.
Nel Pacifico una femmina, nota ai ricercatori come “Talequah”, si portò in giro il suo piccolo morto per oltre due settimane, come se non riuscisse a farsene una ragione. Anche nella zona di studio in Grecia ionica di Tethys, l’Ionian Dolphin Project il nostro collega Joan Gonzalvo ha osservato un comportamento simile nei tursiopi ben due volte.
Grazie sempre alla Guardia Costiera per il supporto e a Whalewatch Genova. Ora speriamo che il gruppetto riprenda presto il largo”.
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