Sit in di protesta, questa mattina, davanti alla Prefettura, da parte dei pensionati della provincia di Imperia. Nel mirino la manovra finanziaria che non tutelerebbe gli anziani, sempre più in balia della crisi economica.
I sindacati hanno messo in atto il sit in, distribuendo volantini per spiegare le ragioni della mobilitazione, prima di incontrare il Prefetto Alberto Intini, cui hanno consegnato un documento contenente le richieste da inoltrare al Governo.
Mario Ivaldi (Fnp Pensionati Cisl)
“Questo presidio si svolge oggi a Imperia, ma in questa settimana si sta svolgendo anche a livello nazionale nei confronti del Parlamento dove si discute la finanziaria sia in tutti i territori italiani.
Come pensionati vogliamo riconquistare una visibilità e raggiungere obiettivi sociali attesi da tempo. Ci sono tre questioni per cui abbiamo presentato emendamenti specifici al Parlamento.
Il primo riguarda la non autosufficienza. Chiediamo che nella finanziaria ci siano i presupposti per una legge quadro nazionale che fissino i paletti che consenta di essere tutti uguali non con diversità a seconda della regione.
La questione delle pensioni basse, con un’estensione della quattordicesima, oggi è riconosciuta a chi ha 2 volte il minimo, noi chiediamo di andare a chi ha 2 volte e mezza.
Infine, la rivalutazione delle pensioni che ci è stata tolta a maggio dell’anno scorso, anche recuperando i mesi in cui ci era già stata erogata e che non è fatta in modo equo. Ci sono fasce che sono bloccate da anni e non riescono ad avere un adeguamento al costo della vita”.
Enrico Torelli (Sei Cgil)
“Le risorse si potrebbero prendere con una lotta effettiva all’evasione fiscale, partendo dal fatto che i pensionati non evadono nulla e che i pensionati sono i più tassati d’Europa. Come ha detto anche il presidente della Repubblica, in questo paese c’è un’evasioni di oltre 100 miliardi di euro, risorse che potrebbero mettere a posto una serie di problemi. Stiamo protestando anche per questo”.
Italo Castelli (Uil pensionati)
“Questa è una delle manifestazioni che abbiamo messo in campo almeno da 2 mesi. Ci sono nostri colleghi che stanno manifestando davanti a Montecitorio. I pensionati italiani si sono stufati di essere il bancomat dello stato.
Abbiamo le pensioni ferme da 10 anni, chiedano una rivalutazione delle pensioni perché il potere d’acquisto è calato di molto. Inutile che continuino a promettere. Vogliamo che o vengano vincolati agli stipendi o periodicamente vincolati al potere d’acquisto delle merci.
Sono 5 milioni di italiani che percepiscono meno di 1000 euro di pensione è una situazione molto grave”.
Ecco il testo del documento consegnato questa mattina al Prefetto
Dopo la grande manifestazione “Invisibili no” che si è tenuta al Circo Massimo il 16 novembre i sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL tornano a far sentire la propria voce in occasione dell’avvio del dibattito parlamentare sulla Legge di Bilancio, per chiedere al Governo di:
- dare finalmente al paese una legge di civiltà che aiuti le persone e le famiglie ad affrontare il dramma della non autosufficienza. Sono anni che si chiede, inascoltati, di avere una legge per tutelare quei tre milioni di persone che con le loro famiglie ammontano a 10 milioni: questo significa pensare al futuro!
- allargare la platea dei beneficiari della 14ª mensilità oltre il limite attuale dei
mille euro. - garantire la piena rivalutazione delle pensioni di importo sino a sette volte il trattamento minimo.
Nelle giornate 10, 12, 17 dicembre i sindacati confederali e dei pensionati svolgeranno manifestazioni e presidi nazionali davanti al Parlamento a Roma.
Entro il 31 dicembre si varerà la legge di Bilancio, i sindacati dei pensionati attueranno presidi territoriali in tutto il paese per sollecitare risposte positive.
SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL sono stanchi di assistere nel nostro Paese ad un’evasione fiscale così grande, ingiusta e non più tollerabile quando sui pensionati gravano le tasse più alte nel contesto europeo.
Mentre centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici perdono il lavoro, migliaia di giovani se ne vanno dal paese e milioni di pensionati si impoveriscono, c’è chi ruba ogni anno 100 miliardi di euro evadendo le tasse.
Oggi, sul nostro territorio, è in atto un presidio a sostegno delle nostre rivendicazioni durante il quale è previsto l’incontro con il Prefetto per esporre le proprie considerazioni e far arrivare al Governo il malessere degli anziani e delle anziane della provincia di Imperia.