Torna anche quest’anno il presepe di Salita Ardoino, realizzato dal presepista Mino Gorlero, in occasione delle festività natalizie.
L’opera, creata in 5 mesi di duro lavoro, è ormai un appuntamento fisso per tutti i bambini delle scuole, ma non solo.
Presepe di Salita Ardoino: il ricavato devoluto in beneficenza
Giunto quest’anno alla sua 11^ edizione, sono tantissimi gli imperiesi che si recano a visitare il grande presepe animato. Le offerte raccolte saranno devolute all’Associazione Bambini Cri Du Chat Onlus (A.B.C.), che si occupa della sindrome del Cri Du Chat , una malattia generica molto rara dovuta alla perdita di un frammento cromosomico. La caratteristica più invadente è rappresentata da un ritardo grave dello sviluppo psicomotorio, mentale e del linguaggio.
Ecco gli orari di visita
Il presepe sarà visitabile dal 25 dicembre (dalle ore 17.30) al 6 gennaio. Sarà visitabile anche il 26 dicembre al mattino dalle 9 alle 12 e al pomeriggio dalle 15 alle 18.30.
Ne giorni feriali invece sarà aperto solo il pomeriggio dalle 15 alle 18.30
L’intervista a Mino Gorlero
“Quest’anno ho voluto ricreare un presepe che avevo già fatto circa 5 anni fa. Un paesaggio della nostra entroterra.
Ho voluto fare un paesaggio come Monesi, con la neve e le case in pietra. Come è stato allestito, sembra possa andare per i bambini e anche per i grandi.
In questi giorni mi hanno fatto visita tantissimi bambini delle scuole e asili. Tanti, tanti, mi dicevano che sembra di entrare in una favola. Una cosa meravigliosa.
Una bambina dell’asilo, chiamandomi, mi dice ‘Quando sono entrata in questo prese ho sentito amore‘.
Una bambina di tre anni che fa un discorso simile mi ha fatto rabbrividire, mi ha fatto star bene e mi ha dato la voglia, se possibile negli anni, di andare ancora avanti”.
Quanto ha impiegato ad allestire il presepe?
“Ho iniziato il 30 di luglio, non tutte le sere, ma tantissime ore lavorative. Ho finito il 20 di novembre, quando sono iniziati ad arrivare gli alunni delle scuole e degli asili”.
Qual è stata la parte più impegnativa?
“La neve. La neve, essendo di polistirolo, quando la attaccavo invece che scendere come doveva cadere, andava tutta fuori. Pian piano, modifica contro modifica, alla fine ci sono riuscito”.