“Venerdì ho firmato l’atto di incameramento dei due terzi del porto di Imperia“. È un annuncio storico quello del Sindaco di Imperia Claudio Scajola, in consiglio comunale. L’ex Ministro ha poi illustrato le linee guida per il futuro dello scalo.
L’incameramento delle restanti aree del porto e, infine, entro la prossima estate, la richiesta di una concessione ultradecennale per la gestione e la conclusione dello scalo.
Claudio Scajola
“È la pratica delle pratiche di questo Comune. L’obiettivo è che il Comune arrivi ad essere, nel 2020, titolare della concessione ultradecennale per gestire in house il porto turistico.
Negli anni 2018 e 2019 ci sono state due deliberazioni sul tema. Un anno fa abbiamo dato un indirizzo chiaro: vogliamo completare il porto turistico, sperando di avere le condizioni economiche sufficienti affinché si possa completare e migliorare.
Questo deve passare attraverso la messa in ordine delle cose esistenti. Tutte le attrezzature portuali erano senza collaudo, senza le certificazioni obbligatorie che potessero permettere l’incameramento da parte dello Stato. Questo è successo perché era scaduta la concessione. Il porto venne affidato, in fase provvisoria, per mantenere le funzioni essenziali, alla società comunale di Go Imperia.
La fase successiva sarà ottenere il titolo concessorio per gestirlo e terminarlo.
Nel giugno scorso si è definito un percorso importante. Abbiamo dato un indirizzo ancora più specifico: volevamo che lo Stato incamerasse anche ciò che non era collaudabile. Ho avanzato una valutazione che ho proposto al Demanio e che è stata accolta. Ciò che è anche solo in parte costruito, ciò che potrebbe rendere utilità di carattere economico per la comunità, può essere incamerato dallo Stato.
Nel patrimonio che lo Stato incamera non c’è solo la parte del porto già efficiente, ma anche quella che non lo è ancora, ma che può rendere un valore alla comunità.
Nel mese di settembre abbiamo approvato una nuova deliberazione, concordata con lo Stato, con la quale abbiamo affidato alla Go Imperia l’incarico di provvedere alla certificazione dei beni utili.
Abbiamo nel frattempo svuotato l’autorimessa interrata che era piena d’acqua da 10 anni. Non è stato facile, avevamo paura che la struttura fosse compromessa, ma con i carotaggi abbiamo invece verificato con piacere che la struttura è valida e solida.
Oggi voglio comunicare qui, in consiglio comunale, che venerdì scorso ho firmato l’atto di incameramento dei due terzi del porto di Imperia. Il secondo step, per l’incameramento del resto del porto, è già stato avviato.
Riteniamo che prima dell’inizio dell’estate potremo presentare formale istanza, come Comune, per avere in concessione ultradecennale il porto di Imperia, con tutto ciò che dentro, attraverso un piano industriale e finanziario che ci consenta di avere le risorse necessarie per il completamento.
Ho un pò di emozione nel parlare di questo tema. Se c’è la condivisione di tutta la città, potremo concludere in tempo celeri la richiesta di concessione.
Go Imperia ha dato incarico formale al professor Rossi (che ha già assistito il Comune per il piano di risanamento del bilancio). Con un piano di investimenti di prospettiva ultradecennale possiamo far diventare il porto un volano per l’economia turistica della città di Imperia.
Abbiamo optato anche per un cambiamento dello statuto della Go Imperia, per farla diventare una società multi servizi.
Per quanto concerne l’eliporto, è nato quando ero Ministro dell’Interno, ma può essere utilizzato solo con autorizzazioni di volta in volta. Dobbiamo attivare una procedura complessa per trasformarlo in un eliporto vero. Oggi è solo una piattaforma di atterraggio.
C’è però un problema. L’eliporto è nato prima del bar del parco urbano. Quando venne progettato il bar del parco urbano, non si pensò a un possibile sviluppo dell’eliporto e, ad oggi, mancano le distanze di sicurezza. Nella progettazione del nuovo eliporto dovremo supplire a questo difetto. Serviranno alcuni cambiamenti. Per risparmiare energie abbiamo pensato di affidare la gestione dell’eliporto alla Go Imperia.
L’eliporto, essendo vicinissimo al porto e alla stazione radio del porto, mette l’elicottero che vuole atterrare nelle condizioni di prenotare la discesa in totale sicurezza. Sarà anche stazione di rifornimento, colmando un’altra lacuna, visto che ad oggi è possibile fare rifornimento solo ad Albenga.
Il nuovo eliporto sarà di forte valenza economica. Potrà attirare nuovi turisti. Già qualcuno si è fatto vivo. Potrebbe essere un collegamento di trasporto diretto con l’aeroporto di Nizza.
Vorrei ora presentare alcuni dati sulla Go Imperia e sul porto turistico.
Nel 2019 i flussi di cassa della Go Imperia per quel che concerne gli oneri di ormeggio sono aumentati del 17%.
I consumi di acqua e luce sono aumentati dell’11 %.
Le entrate dei parcheggi del porto sono aumentate del 15 %.
Le entrate dei parcheggi della città son aumentate del 22 %.
I transiti della imbarcazioni sono aumentati del 13 %.
I dati di gestione del 2019 della Go Imperia meritano grande apprezzamento. E devono crescere ulteriormente, viste le potenzialità.
Nel 2019 la Go Imperia ha definito la prima fase di incameramento. Ha completato il 70 % dei collaudi per la seconda fase di incameramento, ha accatastato e regolarizzato l’intero porto, ha approntato le isole ecologiche prima inesistenti. Ha eliminati tutti i sequestri esistenti. Ha rimesso in funzione la cabina elettrica.
Per quanto riguarda i titolari di posto barca, anche per una negativa azione del legale precedente, erano stati messi nella condizione di non pagare più i servizi di gestione (acqua e luce). L’avvocato Telmon si è mosso con trattative singole, ottenendo ottimi risultati.
Il secondo tema è quello del titolo concessorio per il futuro. Partiamo da questa ipotesi. Il dato di valore di acquisto, quando avremo la nuova concessione, sarà inferiore, per cui applicheremo un forte sconto per il riacquisto del titolo. Sarò un trattamento super agevolato, con prospettive ultradecennali.
Per quanto concerne il riutilizzo delle aree del porto ad oggi inutilizzate, c’è l’esigenza di una struttura alberghiera. Occorre poi riprogrammare meglio le aree demaniali inutilizzate. Con l’assessore all’urbanistica stiamo valutando di accorpare tutta la dogana nell’area Nord dell’ex Italcementi in quanto vicino all’autostrada, alla Statale 28. Siamo in trattativa, vediamo.
Noi, però, dobbiamo mettere sul tavolo qualcosa. L’ipotesi è di trovare una risposta proprio nelle aree del porto”.
Il consiglio comunale ha approvato la pratica, che prevedeva le linee di indirizzo per il futuro del porto turistico, l’affidamento dell’eliporto alla Go Imperia e il cambio di statuto della Go Imperia.