“Far girare da solo l’ Agente di quartiere” con l’intenzione di generare nel cittadino solo una mera sensazione visiva di sicurezza data dalla presenza del personale della Polizia Locale senza però nel concreto realizzarla davvero e’ un concetto davvero ben distante dalla realtà e notevolmente pericoloso”. È questo il commento del SULPL, sindacato autonomo della Polizia Locale, in merito all’ordine di servizio, entrato in vigore oggi, che prevede l’effettuazione del servizio degli agenti non più in coppia, ma da soli.
Il Sulpl sulle nuove disposizioni di servizio degli Agenti della Polizia Locale di Imperia
“Il SULPL sindacato autonomo della Polizia Locale, avendo appreso che il Dirigente della Polizia Locale Aldo Bergaminelli su disposizione (ma forse sarebbe il caso di utilizzare il termine “ imposizione”) del Sindaco, ha emanato ordine di servizio nel quale gli Operatori di Polizia Locale con decorrenza dalla giornata odierna domenica 22 dicembre 2019 si vedranno costretti ad effettuare servizio da soli con lo scioglimento quindi delle varie pattuglie, manifesta con sgomento e indignazione la propria incredulità di fronte a quella che oltre ad essere una presa di posizione anacronistica risulta soprattutto essere gravemente deficitaria dal punto di vista della sicurezza degli appartenenti al Corpo.
Il rappresentante sindacale e membro RSU Fabio Delucchi afferma: “Siamo rimasti allibiti e increduli di fronte a queste nuove modalita’ operative . Torniamo di colpo indietro di trent’anni. Ma all’epoca la societa’ e le esigenze dei cittadini erano ben diverse. Qualcuno e’ rimasto ancora alla vecchia concezione del “vigile urbano” (ignorando che tale figura e’ decaduta per Legge dal lontano 1986..) di un’ epoca fa fa che svolgeva compiti prettamente di viabilita’ e di controllo del traffico. Siamo ormai alle soglie del 2020 ed i tempi sono drasticamente cambiati cosi’ come il ruolo della Polizia Locale che adeguandosi alle radicali trasformazioni della realta’ e’ chiamata sempre piu’ a svolgere mansioni tipiche delle Forze di Polizia dello Stato (di cui pero’ non abbiamo le stesse tutele giuridico-assistenziali e previdenziali) per rispondere alle innumerevoli esigenze della collettivita’, dall’attivita’ di polizia giudiziaria, al rilievo dei sinistri stradali, all’effettuazione dei famigerati Tso, al sedare risse, alla prevenzione dei reati predatori e contro il patrimonio, all’intervento per diverbi familiari tanto per citare alcune tipologie di attivita’ cui ogni giorno siamo chiamati ad operare molte volte anche su disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria.
Sono numerose le circolari del Ministero degli Interni che impartiscono ben precise direttive affinche’ le varie forze di Polizia , anche locali, dislocate sul territorio pongano in essere le opportune disposizioni atte a far si che il personale operare nella massima sicurezza possibile, predisponendo ed aumentando il numero di pattuglie presenti sul territorio proprio al fine di evitare situazioni in cui gli operatori possono rimanere soli ad espletare servizio: anche il poliziotto e il carabiniere di quartiere , proprio per alcune brutali e talvolta purtroppo drammatiche, subite in passato sono stati immediatamente affiancati da altri colleghi come da protocolli interni.
Immancabilmente nei programmi elettorali le varie amministrazioni inseriscono nei loro punti cardine il potenziamento della Polizia Locale al dichiarato e condivisibile fine di contribuire in maniera sempre piu’ incisiva piu’ in ambito della cosidetta sicurezza urbana. Questo pero’ non deve andare a a scapito degli Operatori della polizia locale che devono poter svolgere al meglio il proprio lavoro e con la maggiore sicurezza possibile. Non e’ possibile ritrovarci a svolgere servizio di controllo del territorio da soli. Non e’ disponendo un solo Agente per zona che si garantisce sicurezza alla cittadinanza . Tutt’altro. Far girare da solo l’ Agente di quartiere” con l’intenzione di generare nel cittadino solo una mera sensazione visiva di sicurezza data dalla presenza del personale della Polizia Locale senza pero’ nel concreto realizzarla davvero e’ un concetto davvero ben distante dalla realta’ e notevolmente pericoloso. Per dare incisivita’ al controllo sul territorio dobbiamo poter svolgere servizio in coppia svolgendo in tal modo adeguata attivita’ di prevenzione, dissuasione e laddove necessario repressione per ogni tipologia di intervento dal piu’ piccolo al piu’ complesso e delicato.
Ormai da un banale e apparentemente semplice intervento d’istituito puo’ nascere una discussione che degenera in aggressione e/o minacce di ogni tipo. Proprio per questo come sindacato chiediamo da sempre di operare in servizio accoppiato per poter svolgere in condizioni di sicurezza il servizio preposto essendo impegnati in prima linea a fronteggiare situazioni che comportano una conflittualita’ potenzialmente elevata con le inevitabili probabilita’ di rimanere vittime di infortuni e quindi assenze dal lavoro anche per un lungo periodo come, peraltro, capitato recentemente anche al Vice Comandante Angelo Arrigo.
Svolgere servizio in coppia non significa affatto che il personale non possa coprire piu’ zone di territorio, tutt’altro, perche’ con una organizzazione del servizio efficiente una pattuglia puo’ presidiare e controllare con maggiore sicurezza anche due o piu’ rioni. Avere un collega accanto pronto in caso di necessita’ a prestarti ausilio e’ fondamentale e indispensabile sia tutela dell’Agente stessa ma anche a garanzia del cittadino.
Da molti mesi denunciamo la gravissima mancanza della radio di servizio che non gode di ricezione con le gravissime ripercussioni che una situazione del genere puo’ provocare. Sono stati effettuati alcuni tentativi di ripristino del ponte radio ma permane la pessima ricezione di gran parte delle radio a disposizione. Lo stesso piantone ha la radio della Centrale fuori uso. Il personale si trova quindi costretto a rapportarsi con lil Comando ed i vari colleghi utilizzando il proprio telefono cellulare. Una situazione inaccettabile. A volte bastano pochi minuti per vedersi irrimediabilmente compromessa la propria incolumita’. Solo per un destino benevolo non abbiamo registrato gravi conseguenze agli Operatori.
Come facciamo a garantire la sicurezza ai cittadini se i primi a non essere sicuri siamo noi? Come facciamo a intervenire in caso di necessita’ se siamo da soli? Come possiamo operare su un intervento urgente se dobbiamo recuperare il collega a situato nella zona piu’ vicino che magari si trova impegnato in altri atti e per giunta appiedato? Come possiamo garantire tempestivita’ ed efficienza di intervento in queste condizioni? Siamo sconcertati dinnanzi a queste disposizioni che, di fatto, paralizzano in maniera evidente l’efficienza della nostra attivita’.
Forse qualcuno si e’ iscritto allo sport nazionale dell’ aspettare la tragedia per poi muoversi e nel contempo piangere lacrime di coccodrillo o giocare al piu’ classico scarica barile.
Smantellando il servizio di pattuglia verrebbero tra l’altro eliminati importantissimi servizi di polizia stradale quali ad esempio il controllo sulle assicurazioni e revisioni dei veicoli con la strumentazione “Falco193” che ha registrato molti consensi tra i cittadini proprio per la finalita’ degli stessi controlli atti a prevenire situazioni di potenziale grave pericolo per la circolazione. Un servizio quindi a servizio della cittadinanza e di tutti gli utenti delle strada.
Si vuole quindi ritornare all’Agente che fa la classica multa per divieto di sosta? E dove sarebbe l’accrescimento del ruolo della Polizia Locale cosi tanto sbandierato in campagna elettorale?
Come mai l’Amministrazione ha ordinato due autovetture equipaggiate per uso di Polizia del costo di svariate decine di migliaia di euro se qualcuno ha intenzione di abolire le pattuglie ed il conseguente controllo capillare del territorio?
Come sindacato che ha a cuore la tutela dei lavoratori, ritiene fin da subito l’amministrazione e la parte datoriale responsabili per gli eventuali infortuni e malattie che gli Operatori subiranno svolgendo servizio in queste condizioni non esitando a rivolgersi nelle sedi opportune per tutelare i diritti del personale.
La sicurezza degli Operatori della Polizia Locale deve essere al primo posto . Vogliamo e dobbiamo essere tutelati. Chiederemo con urgenza un incontro ufficiale al Sindaco con le altri componenti Rsu e le organizzazioni sindacali provinciali affinche’ queste disposizioni di servizio vengano abrogate al piu’ presto. Ne va della nostra tutela e dell’ immagine dl Corpo che rappresentiamo.
Vorrei infine ringraziare i colleghi delle varie forze di Polizie statali che in queste ore ci stanno dimostrando vicinanza e che sono rimasti anch’essi negativamente sorpresi ed amareggiati per la tragicomica situazione che stiamo vivendo, a dimostrazione che chi condividire realmente la realta’ operativa nella quale ogni giorno operiamo ne riconosce le difficolta’ ed i rischi, al contrario di chi invece sta facendo di tutto per ucciderne la professionalita’ e la dignita’.