Il sindaco di Imperia Claudio Scajola è stato interrogato, nei giorni scorsi, dal Procuratore Aggiunto Grazia Pradella e dal Sostituto Procuratore Luca Scorza Azzarà presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza in merito all’inchiesta che lo vede iscritto nel registro degli indagati, assieme al suo autista Gianfranco Vece, con l’accusa di peculato d’uso e truffa aggravata ai danni dello Stato.
L’indagine, coordinata dal Procuratore Capo Alberto Lari, è nata da una segnalazione e verte sulle modalità di utilizzo dell’”auto blu” del Comune di Imperia da parte del primo cittadino per il presunto rimborso indebito di spese per hotel e viaggi (biglietti aerei, telepass, carburante) e di ore di straordinario per quanto riguarda Vece.
Imperia: “auto blu”, interrogato il sindaco Scajola
Il primo cittadino imperiese, accompagnato dal suo legale Elisabetta Busuito, nel corso dell’interrogatorio, oltre 2 ore, avrebbe fornito agli inquirenti la sua versione dei fatti così come ha fatto il suo autista nelle scorse settimane.
“Penso di aver chiarito la mia posizione – ha dichiarato Scajola a ImperiaPost – non ho capito come è nata questa vicenda e perché è nata. Però penso di aver capito chi l’ha fatta nascere, ora ognuno farà quello che deve fare”.
In particolare l’occhio delle fiamme gialle sarebbe concentrato su alcuni viaggi del sindaco a bordo dell’Audi A6 in Liguria e in Lombardia. Per quanto concerne la Liguria i viaggi sarebbero concentrati nella tratta Imperia – aeroporto di Genova in concomitanza con le udienze del processo di Reggio Calabria dove Scajola risulta imputato nel processo “Breakfast” con l’accusa di procurata inosservanza della pena.
Secondo i bene informati, altri soggetti potrebbero rientrare nell’inchiesta per aver avallato rimborsi o autorizzato straordinari non dovuti o non legati alle attività istituzionali.