24 Dicembre 2024 04:30

24 Dicembre 2024 04:30

Imperia: Regionali 2020, Scajola gela Toti e sfida la Lega. “Noi moderati possiamo essere più forti. Mio nipote? Brutto rapporto”

In breve: Il Sindaco di Imperia Claudio Scajola lancia la sfida alla Lega in vista delle elezioni regionali in programma la prossima primavera in Liguria

“La Lega? Se mettiamo insieme i moderati, possiamo essere più forti”. Il Sindaco di Imperia Claudio Scajola lancia la sfida alla Lega in vista delle elezioni regionali in programma la prossima primavera in Liguria.

Imperia: “Toti? Per ora osservo. Non c’è nessuno che mi entusiasma al momento”

L’ex Ministro, rispondendo in merito alle ultime dichiarazioni del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, con le quali ha aperto a un’alleanza con Scajola alle prossime regionali, si è mostrato piuttosto freddo e ha dichiarato:

Toti? L’ho visto pochi giorni fa, mi ha detto ‘Vedi che adesso dico le cose che dicevi tu’. Però le condizioni sono diverse rispetto a quelle di 4 anni fa.

Correre insieme? Io faccio un ragionamento diverso. La Liguria ha un milione e mezzo di abitanti. Io critico una mancata visione dei problemi complessivi della Liguria. Il ponte Morandi è un problema per Genova, ma più grosso per noi, nel ponente ligure. Il problema della A6, significa che qui non vieni più. Le ferie una volta si facevano di 15 giorni, oggi di 2 giorni, non puoi passare un giorno in viaggio. Abbiamo meno treni che ci collegano con Milano rispetto a quando ero bambino io. Qui qualcosa non funziona. C’era il binario unico, ora in gran parte è doppio.

Sul binario unico Andora-Finale tutto tace. Ma cosa è stato fatto? Non si può raddoppiare l’Autostrada dei Fiori. Ho dovuto spiegare io, ad alcuni amministratori, cosa fosse l’Albenga-Carcare-Predosa. È l’unica possibilità per combattere l’isolamento del nostro territorio.

C’è la polemica sulle concessioni, l’anno prossimo scade quella dell’Autostrada dei Fiori. Lo sapete vero? Bisogna affrontare i problemi, non facendo solo selfie e presenze alla fiera della castagna. Voglio vedere chi sono i candidati, vedere se mi danno fiducia e che impegni prendono. Sarò severissimo in base a quello che vedo, perché non ci credo più.

Toti ha la zavorra della Lega? La tesi portata avanti da loro è: ‘Sì, ma tu Scajola eri con la Lega’. La risposta è: ‘Sì, ma al tempo era diversa ed era al 4%. Se mettiamo insieme i moderati, crediamo che i moderati siano più forti della Lega’.

Sono diverse le ipotesi percorribili. Se il candidato nasce da una sede di partito dove si incontrano due o tre partiti che si incontrano per dire chi è il candidato; è un sistema che non funziona più.

Mi sono innamorato del concetto di comunità e di polis. Bisogna parlare alla gente con un sistema diverso e cose concrete. Ora siamo abituati che la politica ascolta cosa dice la gente in strada la mattina. Secondo questo ragionamento, Churchill non avrebbe dichiarato guerra alla Germania, perché aveva tutti contro, il parlamento, il suo partito e la corona. Era solo, dicevano che era matto. Se non avesse dichiarato guerra alla Germania Hitler sarebbe arrivato a Londra.

Io vedo nella politica attuale una mancanza di visione. Per quanto riguarda le regionali, non potrò mai dire ‘andate alla spiaggia e non andate a votare’. Qualcuno che mi sta a sentire c’è, anche fuori da provincia e regione. Ora ancora di più me ne accorgo. L’ho visto anche nel pranzo che ho organizzato. Al momento non c’è nessuno che mi entusiama, nessuno che nutre la mia fiducia.

Un percorso autonomo alle regionali? Io ora ascolto. Non mi nascondo. In tantissime persone di fuori hanno chiesto di confrontarsi con me, ma io ho severe critiche sul poco che è stato fatto sui grandi problemi. Di me si dice che sono un po’ incosciente. Molti preferiscono perdere, ma conservare il posticino piuttosto di cambiare. Mi accorgo di essere anche più indifeso essendo solo, ma mi sono accorto che non ero così solo l’anno scorso. I messaggi passano. Io sono un po’ rivoluzionario, contro gli schemi”.

Imperia: “Mio nipote Marco? Rapporto rotto, brutto”

“Il rapporto con mio nipote Marco? È un rapporto rotto, brutto, con me, non da me, che tanti, tutti quelli che mi sono stati vicino, non hanno capito e non capiscono tuttora”.

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