23 Novembre 2024 05:27

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23 Novembre 2024 05:27

Imperia: Ponente isolato, appello dei Sindaci. “Autostrade gratis a Pasqua”. Approvato documento unitario/Foto e Video

In breve: Al termine di un lungo confronto, nell'ambito del quale non sono mancati momenti di tensione, è stato approvato all'unanimità un documento contenente le richieste, a Governo, Regione e Autostrade per l'Italia, per scongiurare l'isolamento del Ponente.

“Autostrade gratis nel ponte di Pasqua”. Questa una delle richieste avanzate dei Sindaci della provincia di Imperia, riuniti in assemblea questa mattina, e pronti a scendere in piazza durante il Festival di Sanremo per far sentire la propria voce.

Al termine di un lungo confronto, nell’ambito del quale non sono mancati anche momenti di tensione (tra il Sindaco di Vallecrosia Armando Biasi e il Sindaco di Imperia Claudio Scajola e tra in Sindaci di Bordighera, Ingenito, e Taggia, Conio, e i colleghi), è stato approvato all’unanimità un documento contenente le principali richieste, a Governo, Regione e Autostrade per l’Italia, per scongiurare l’isolamento del Ponente Ligure a causa delle difficoltà viabilistiche aggravatesi negli ultimi mesi.

Nel documento, oltre alla gratuità delle autostrade nel ponte di Pasqua e alla riduzione dei cantieri, i Sindaci chiedono il finanziamento di infrastrutture ritenute fondamentali, quali il raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure e la Albenga-Carcare-Predosa.

Il documento approvato dall’assemblea dei Sindaci

L’assemblea dei Sindaci, a seguito dell’ulteriore aggravarsi dello stato della rete infrastrutturale ligure che si riverbera con effetti deleteri anche sul Ponente in maniera ben più grave di quanto non sia colto dall’intera collettività e dai mezzi di informazione:

  • ribadisce e richiama integralmente il documento approvato nella precedente assemblea in data 28.11 u.s. che si sintetizza in due linee operative
    interventi immediati sulla rete Viaria esistente;
    – richiesta di impegno alla Regione e al Governo a promuovere e finanziare nuove infrastrutture;
  • evidenzia fra gli interventi immediati:
    – sulla rete autostradale: privilegiare nell’immediato gli interventi relativi alla sicurezza rispetto a quelli di ordinaria manutenzione;
    – sulla rete ferroviaria: potenziamenti del servizio che possano favorire il decongestionamento del traffico autostradale passeggeri;
  • invita il Governo a farsi promotore presso le società autostradali della riduzione delle tariffe per le destinazioni a Ponente (o dell’azzeramento in periodi quali ad es. il prossimo ponte di Pasqua):
  • invita la Regione Liguria a farsi promotrice di campagne pubblicitarie per salvaguardare e/o incrementare le presenze turistiche nel Ponente nonché avviare eventuale contenzioso con le concessionarie autostradali per il danno di immagine subito;
  • Propone infine per sostenere quanto fin qui evidenziato la creazione di un Tavolo con la Provincia di Savona formato dai rispettivi Presidenti e alcuni Sindaci che rappresenti le proprie istanze al Governo e, in specie, al Ministero competente con cui attivare una ordinaria interlocuzione fino alla risoluzione dei problemi più pressanti evidenziati nel presente odg.

Claudio Scajola

“Riunendosi con i Sindaci c’è l’effervescenza della voglia di dire. È vero che tutti i piccoli comuni hanno dei problemi, sono in difficoltà, hanno poche risorse. Si coglie che i piccoli comuni hanno un po’ di problemi.

Qualcuno ha giocato a strumentalizzare, quello che conta è il finale. Tutti approvano nel far diventare il problema dell’isolamento della provincia di Imperia, come il problema da affrontare.

Dobbiamo prima riunirci tra di noi come abbiamo fatto, evidenziare le problematicità e poi ci confronteremo con la Regione e con il Governo”.

Un passaggio sulla Albenga – Carcare – Pedrosa?

“Continuo a ripetere da anni, correndo il rischio di sembrare maniaco. Poichè non si può raddoppiare l’Autostrada dei Fiori, se non si fa l’Albenga-Carcare-Pedrosa, che interseca la Torino-Savona e interseca la Serravalle-Voltri-Alessandria, noi non riusciremo a sopportare il traffico turistico e commerciale che ormai non sopporta più l’autostrada dei Fiori.

È importantissimo metterlo fra le priorità. Dobbiamo farlo capire un po’ di più anche ad altri territori della Liguria.

C’è il problema della viabilità sul genovese, della Gronda, c’è il problema importante del Ponte Morandi, che sta andando avanti a passi celeri. Ma la Liguria è fatta anche dal ponente.

Il ponente va maggiormente considerato come prospettiva di crescita per il turismo e anche perchè è il ponente che da i numeri importanti sul settore turistico”.

Una Liguria che va anche molto in treno?

“Il treno nella viabilità è fondamentale, manca il tratto AndoraFinale Ligure che finchè non si fa, rende quasi ininfluente il fatto di aver fatto i lavori di raddoppio dalle altre parti. Bisogna levare questa strozzatura.

Ci vuole un impegno più forte. Serviva l’assemblea dei sindaci per dare maggiore coralità al messaggio, senza andare separati e singoli”.

Domenico Abbo

“Questo documento secondo me in alcuni tratti non è stato interpretato benissimo, è un documento che riassume già le criticità che avevamo evidenziato il 28 novembre.

A seguito degli eventi calamitosi che si sono succeduti, la necessità è individuare anche adesso, le cose da fare. Gli interventi immediati devono essere privilegiati, rispetto a quella che è la creazione della rete infrastrutturale, dei pezzi che effettivamente mancano.

C’è tempo e modo di fare tutto. Creeremo un tavolo di lavoro che si confronti con la Regione e con il Governo”.

I sindaci erano spaccati per gran parte della discussione?

“Più che spaccati direi che c’erano delle posizione diverse. Qualcuno dice che condivide pienamente il documento per il suo contenuto, ma non lo approva. Mi lasciano molto perplesso.

Ci sono state posizioni diverse, ma sui contenuti no. Tanto è vero che alla fine siamo arrivati ad approvare il documento come indirizzo generale del lavoro all’unanimità”.

I prossimi passaggi quali saranno?

“Saranno la creazione di questo tavolo e poi effettivamente andarci a lavorare. Individuare le cose che vanno fatte per prima. Incontrare le altre parti, come le Autostrade. Prima la Regione e attivare un contatto con il Governo“.

L’agenda sarà dettata dai finanziamenti?

“Le cose si possono fare quando sono finanziate e finanziabili. Da un punto di vista tecnico devono essere anche affrontate.

Parliamo di opere per le quali in alcuni casi non c’è neanche la progettazione preliminare. Sulle opere il lavoro è da fare quasi interamente”.

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