22 Novembre 2024 09:00

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22 Novembre 2024 09:00

Imperia: il colonnello Zarbano scrive al Ministro Bonafede. “Leso il mio onore, subiti danni morali ed esistenziali”

In breve: Zarbano era stato inizialmente condannato in primo grado a un anno di carcere, mentre è stato assolto dalla Corte di Appello di Genova nell'aprile del 2019.

Un esposto di 9 pagine per ripercorrere le tappe personali e giudiziarie vissute dal 2013 al 2019. È ciò che ha scritto il colonnello Luciano Zarbano, ex comandante provinciale dei Carabinieri di Imperia, indirizzando il documento al Ministro delle Giustizia, il presidente dell’A.n.a.c., al Ministero della Giustizia-Capo Ispettorato Generale, al Consiglio Superiore della Magistratura-Sezione disciplinare, al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione di Roma, al Presidente della Corte d’Appello e al Procuratore Generale di Genova.

Esposto del colonnello Zarbano al Ministro della Giustizia

Zarbano, lo ricordiamo, era finito a processo con l‘accusa di abuso di ufficio insieme a Gianfranco Cabiddu, carabiniere in congedo, marito dell’ex procuratore Giuseppa Geremia, e Davide Egidi, ex comandante della compagnia Carabinieri di Imperia, nell’ambito dell’inchiesta per il mancato ritiro della patente al marito dell’ex procuratore dopo un’infrazione del codice della strada avventura in Sardegna.

Zarbano era stato inizialmente condannato in primo grado a un anno di carcere, mentre è stato assolto dalla Corte di Appello di Genova nell’aprile del 2019.

All’interno dell’esposto, partendo dall’agosto 2013, quando ha assunto il Comando del Provinciale dei Carabinieri di Imperia, il colonnello ripercorre i vari step momenti di tensione e conflitto che si sono verificati con l’allora procuratore di Imperia Giuseppa Geremia, fino ad arrivare al processo e a tutto ciò che ha comportato.

Si legge, infatti, che in un’occasione “la dott.ssa Geremia inoltrava al Col.Zarbano una lettera con la quale lamentava, con tono alquanto aspro, di non essere stata informata di una denuncia […]”.

Più avanti, viene aggiunto che “la dott.ssa Geremia […] si lamentava con il col. Zarbano, stigmatizzando il comportamento di alcuni Carabinieri”. E ancora, “si acuiva il conflitto Geremia-Zarbano a causa dell’implementazione del portale delle Notizie di Reato, con uno scambio ruvido di corrispondenza”. 

In diverse occasioni, inoltre, la dott.ssa Geremia ha chiesto per iscritto il trasferimento del Col.Zarbano al Comandate della Legione Liguria.

In diverse occasioni, il colonnello nomina il Procuratore Capo di Imperia, Alberto Lari, affermando che “rifaceva il processo a carico del col. Zarbano, benché vi fosse stata una sentenza di assoluzione alla Corte d’Appello di Genova” e “formulava considerazioni ritenute lesive per il Col.Zarbano”. 

Concludendo l’esposto, Zarbano sottolinea che il procedimento penale che l’ha coinvolto ha comportato “pregiudizi gravi e irreparabili” alla sua carriera, oltre a spese consistenti e a “danni di natura fisica, morale ed esistenziale”. Inoltre, afferma che “quanto asserito dal dott. Lari ha leso e continua a ledere l’onore e il prestigio del Col. Zarbano, nonostante l’assoluzione perché il Fatto non sussiste”, lasciando alle autorità di adottare i provvedimenti che ritengono più opportuni.

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