22 Novembre 2024 14:30

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22 Novembre 2024 14:30

Liguria: infrastrutture in tilt, insorgono i sindaci della Regione. “Stufi dei tappulli”

In breve: Così il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova, Marco Bucci, nel corso dell’Ufficio di presidenza e del Direttivo regionale, riunitisi lo scorso venerdì 10 gennaio a Genova

“Abbiamo il grosso problema delle infrastrutture nel nostro territorio su cui ogni azione intrapresa, nell’emergenza, sembra non sia mai abbastanza . Anci ha forza sufficiente per fare pressione nei confronti di Roma e dell’Europa per ottenere i finanziamenti adeguati per le infrastrutture che ci mancano, e penso al raddoppio della ferrovia, all’Aurelia bis e all’Albenga-Carcare-Predosa nel Ponente, al tunnel della Fontanabuona, alla Gronda, alla Pontremolese nello Spezzino”.

Così il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova, Marco Bucci, nel corso dell’Ufficio di presidenza e del Direttivo regionale, riunitisi lo scorso venerdì 10 gennaio a Genova.

I due organismi – si legge in una nota di Anci Liguria – hanno fatto proprie le richieste pervenute dalle assemblee dei sindaci del Savonese e dell’Imperiese, integrandole nell’azione più vasta che sarà attuata nei prossimi mesi e su cui il sindaco di Imperia Claudio Scajola, delegato dal presidente Bucci, interverrà in seno al Consiglio nazionale dell’Anci del prossimo 16 gennaio a Roma.

“Abbiamo deciso di intraprendere come Anci Liguria – ha proseguito Bucci – un’azione specifica incisiva, anche con il supporto di ANCI nazionale: non possiamo lavorare più sui “tappulli”, rattoppi, ma abbiamo bisogno di fare il salto di qualità perché la Liguria diventi a tutti gli effetti una regione europea, al passo di Danimarca, Germania, Svezia. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo bisogno del supporto di tutti i sindaci liguri, perché l’unione fa la forza, l’abbiamo dimostrato con Genova e possiamo farlo con tutta la Liguria“.

Di “situazione emergenziale straordinaria di un isolamento ormai continuo di un intero territorio che necessita sia di interventi immediati che di medio e lungo periodo”, ha parlato il vicepresidente di Anci Liguria Fabio Natta, sindaco di Cesio, secondo il quale “il problema non è solo ligure ma nazionale perché la regione è anche terra di collegamento con la Francia e si trova sul corridoio mediterraneo Genova Marsiglia. Il fatto che sia difficilmente raggiungibile per deficit infrastrutturali necessita di una serie di interventi tutti importanti e tutti da metter in cantiere, o quantomeno programmare”.

“Alla domanda del capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture se Savona è in grado di affrontare le centinaia di camion in più sulle strade del Savonese a seguito del blocco di Funivie per i danni provocati dal maltempo ho risposto no – ha detto da parte sua il sindaco di Savona Ilaria Capriogliola situazione del traffico sulle strade era già critica prima, e addirittura prima del crollo di ponte Morandi. Abbiamo una situazione al collasso perché ci sono opere bloccate, come l’Aurelia bis, e le merci non possono viaggiare su ferro perché stiamo aspettando ancora il raddoppio della ferrovia verso Ponente e verso la Valbormida, e dobbiamo ancora iniziare i lavori per la strada a scorrimento veloce che dal casello di Legino porta alla piattaforma Maersk. Problemi da affrontare ancora prima di tutte le varie emergenze e su un tavolo ad hoc”.

Le priorità del Ponente ligure le ha elencate il vicesindaco di Imperia Giuseppe Fossati:Il completamento del raddoppio della ferrovia a monte, già realizzato nell’estremo Ponente, ma in cui manca il collegamento nel tratto finale di Andora, e poi c’è il problema di una rete autostradale non adeguata a smaltire i volumi di traffico attuali per cui abbiamo bisogno di interventi straordinari che sono il completamento dell’Aurelia bis e nuovi collegamenti con il Piemonte e la Lombardia come la Albenga- Carcare-Predosa che eviterebbe la paralisi autostradale che si verifica soprattutto nel fine settimana”.

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