Oggi c’è stato uno stop per i piloti di moto e quad in gara, in segno di rispetto per la morte del pilota portoghese Paulo Goncalves, scomparso tragicamente ieri, durante lo stage 7 della Dakar. L’incidente ha ovviamente sconvolto tutta l’organizzazione e i piloti in gara.
A detta di tutti tuttavia, i soccorsi sono stati tempestivi e la sensazione di sicurezza percepita dai partecipanti è massima. Questo grazie a un’assistenza costante da parte dell’organizzazione, che tiene costantemente monitorati i piloti, in modo da garantirne l’incolumità e la velocità dei soccorsi.
La Dakar resta comunque una competizione pericolosa, e i nostri piloti lo sanno e ci convivono quotidianamente, spinti dalla passione smisurata per questo sport.
Morte del pilota portoghese Paulo Goncalves: il cordoglio del pilota imperiese Maurizio Gerini
“Questa foto è proprio di questa mattina… prima della tua ultima partenza… eravamo allineati vicini e ti guardavo mentre ti scaldavi – questo il cordoglio del pilota imperiese Maurizio Gerini per la morte del pilota portoghese Paulo Goncalves – Qui tutto è improvvisamente diventato strano, silenzioso e surreale. Questa meravigliosa passione che ci porta a continue sfide in giro per il mondo, può darti tanto e toglierti tutto in un solo secondo. Buon viaggio piccolo grande uomo“.
Dakar 2020: i risultati della altre categorie
I meccanici RTeam sono rimasti svegli tutta la notte per sistemare i mezzi di Schiumarini e Rickler dopo le vicissitudini di ieri ma sono riusciti a far ripartire i veicoli. Purtroppo nuovi problemi hanno afflitto i nostri piloti Andrea Schiumarini e Enrico Gaspari in questa tappa composta da 477 km di wadi e dune. A causa di un guasto al radiatore, i nostri piloti hanno dovuto fermarsi a riparare il mezzo. L’obiettivo era quello di riportare la macchina al bivacco per affidare la macchina ai bravissimi meccanici di RTeam.
Sono rientrati invece abbastanza presto Carrara e Dominella, i quali hanno dichiarato di aver fatto una tappa abbastanza tranquilla, senza troppe complicazioni, se non a 20 km dall’arrivo, in cui le dune hanno reso più complicato il tratto.
La lunga tappa di domani, stage 9, da Wad Al – Dawasir a Haradh, vedrà i piloti correre per 886 km, di cui 410 di prova speciale. Il terreno sarà caratterizzati da tratti impervi, e i piloti dovranno tenere alta la concentrazione, per superare la prova.