La Sezione di Imperia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri ha organizzato, come tutti gli anni, un omaggio al fondatore dell’Istituto, prof. Nino Lamboglia, nato a Porto Maurizio il 7 agosto 1912 e morto tragicamente a Genova il 10 gennaio 1977.
La tradizionale cerimonia ha avuto luogo oggi, sabato 18 gennaio, presso il cimitero di Porto Maurizio, dove Lamboglia è sepolto nella tomba della famiglia materna Federici, nel 43° anniversario della scomparsa.
Sono intervenuti il parroco della Basilica Concattedrale di San Maurizio e cc. mm. Mons. Lucio Fabbris e l’ architetto Cristina Tealdi, Socia della Sezione di Imperia dell’IISL, che fu allieva del Professore e che ha raccontato la propria testimonianza.
Cristina Tealdi
“Sono stata allieva, con molto orgoglio, del professor Lamboglia. È stato uno dei miei primissimi maestri e ho avuto la possibilità di poter cogliere molte delle sue sfaccettature. Lui con me parlava in dialetto e mi chiamava garsuna. Era molto affettuoso da parte sua, anche se era un uomo molto burbero e riservato. Mi ha insegnato moltissimo, in particolare ad amare la nostra terra, il nostro territorio, la nostra arte.
Ma soprattutto mi ha insegnato a vedere oltre l’apparenza. Lui era un archeologo, io un architetto, ma mi ha insegnato a scavare, anche in architettura, sotto l’intonaco, per vedere le tracce, per capire che cosa i nostri antichi liguri hanno potuto costruire.
Per lui era un vanto essere per tre quarti ligure. Anche se il suo quarto meridionale esplodeva in alcune sue caratteristiche con grande creatività e versatilità. Un uomo con tante sfaccettature. Un grande che mi ha insegnato tanto e che mi ha indirizzato verso il restauro di monumenti e antiche architetture”.
Gabriella Stabile Re (presidente Istituto Internazionale Studi Liguri)
“L’anno scorso, nel 2019, è stato conferito al professor Lamboglia il premio San Leonardo. E’ un premio che viene consegnato tutti gli anni dalla città e dal Circolo San Leonardo a persone che si sono particolarmente distinte, in questo caso nella cultura. Chi si era interessato, in particolare, del conferimento, era stata Maria Teresa Verda Scajola, che si era presa a cuore il ricordo del professore.
Un premio per mantenere vivo il suo ricordo, perché è stata una personalità davvero importante che noi ricordiamo qui ogni anno. Tutti gli anni chiamiamo una persona che abbia lavorato con lui, collaborato con lui. Una testimonianza di un uomo che è stato così importante per il nostro territorio”.