24 Dicembre 2024 03:08

24 Dicembre 2024 03:08

Sanremo, processo “Furbetti del Cartellino”: assolti 10 imputati. “Il fatto non sussiste”/ La sentenza

In breve: In totale, a seguito del blitz della Guardia di Finanza in Comune a Sanremo, nel 2015, erano finiti a processo 42 persone, di questi 16 hanno patteggiato, altri 16 hanno scelto il rito ordinario e i restanti 10, assolti oggi, hanno optato per il rito abbreviato.

Tutti assolti perché “il fatto non sussiste“. È questa la sentenza pronunciata pochi minuti fa, in Tribunale a Imperia, dal giudice Paolo Luppi, nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati i 10 dipendenti del Comune di Sanremo (che avevano scelto il rito abbreviato), accusati a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso per uso illecito dei cartellini.

In totale, a seguito del blitz della Guardia di Finanza in Comune a Sanremo, nel 2015, erano finiti a processo 42 persone, di questi 16 hanno patteggiato, altri 16 hanno scelto il rito ordinario e i restanti 10, assolti oggi, hanno optato per il rito abbreviato. La Procura valuta un eventuale ricorso in Appello.

Tra i 10 assolti, anche Alberto Moraglia, ex vigile del mercato annonario, ripreso dalle telecamere mentre timbrava il cartellino in mutande. Immagini che, in breve tempo, avevano fatto il giro dell’Italia, diventando il “simbolo” dell’inchiesta.

Accusati di uso illecito dei cartellini: 10 assolti in Tribunale

I 10 imputati assolti sono Roberto Peluffo, Luigi Angeloni, Sergio Morabito, Maurizio Di Fazio, Loretta Marchi, Luisa Mele, Alberto Moraglia, Patrizia Lanzoni, Rosella Fazio, Paolo Righetto.

Presenti in aula il Pm Paola Marrali e il procuratore aggiunto Grazia Pradella. 

Per quanto riguarda coloro che hanno scelto il rito ordinario, 16 in totale, è stato confermato il rinvio a giudizio. L’udienza è stata fissata per il prossimo 8 giugno 2020.

Avvocato Moroni

“È tempo di far scendere i riflettori e lasciare che questa vicenda torni ad essere come tutti gli altri processi, un normale processo.

Il vaglio di quei filmati, verificato criticamente, dice che sono innocenti. Direi che è chiuso così, il fatto non sussiste”.

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