“In un video girato da un agente della polizia scientifica ci sarebbe la prova dell’innocenza del mio assistito”. Colpo di scena questa mattina in tribunale a Imperia nel corso del processo che vede alla sbarra 7 persone (Maurizio Rittore, Yacup Eller, Calogera Lauricella, Vincenza Piccinini, Davide Salina, Giuseppe Bobbone e Riccardo Pianosi – quest’ultimo deceduto) accusati a vario titolo di interruzione pubblico servizio, violenza privata e danneggiamento nell’ambito delle proteste dei “forconi” avvenute il 9-10 dicembre del 2013.
A chiedere l’acquisizione del filmato contenuto nel fascicolo del Pubblico Ministero Lorenzo Fornace, l’avvocato di Maurizio Rittore, Renato Giannelli a seguito della deposizione dell’ex vicario della Questura di Imperia Giuseppe Maggese. Rittore è accusato di resistenza a pubblico ufficiale per aver, secondo l’accusa, spinto Maggese che si sarebbe frapposto tra lui e una dipendente del comune di Imperia.
In apertura del dibattimento Trenitalia che si era costituta parte civile durante l’udienza preliminare ha formalizzato la revoca della stessa anche se non ha ottenuto alcun risarcimento danni.
Il primo testimone è stato l’ex capo di Gabinetto della Questura di Imperia Alessandro Asturaro (ai tempi anche dirigente dell’ufficio Digos).
“Tutto nasce da una manifestazione alla quale hanno partecipato circa 1500 persone. L’organizzatore era il cosiddetto “Coordinamento 9 dicembre” che protestava in favore dei diritti della categoria degli autotrasportatori.
Alla manifestazione hanno partecipato principalmente commercianti, studenti, alcuni personaggi della tifoseria locale dell’Imperia ed esponenti di estrema destra.
Alcuni hanno creato blocchi in città: in uscita per andare a Diano Marina e autostrada poi ponte Impero e Porto Maurizio. La prima giornata si è conclusa intorno alle 18. Abbiamo avuto il blocco ferroviario al mattino durato dalle 11:55 e 17.30.
C’è stata una mediazione e poi i manifestanti si sono allontanati. È stato denunciato delle ferrovie dello stato il blocco ferroviario. Ci siamo avvalsi dei tecnici della polizia scientifica per identificare le persone. Abbiamo acquisito anche i video delle televisioni private.
Il giorno 10 si sono presentati i manifestanti in prefettura e siamo intervenuti. Abbiamo chiesto i rinforzi”.
Giuseppe Maggese (ex vicario del Questure)
“Il fatto che mi riguarda accadde il 10 dicembre 2013 alle ore 16.45 circa.
Le manifestazioni che si svolsero in un contorno di tempo, ebbero un notevole sviluppo. Fu una protesta popolare, caratterizzato dall’antipolitica. Non violenza diffusa.
Ci fu un forte assemblamento di manifestanti davanti al Comune. Diverse centinaia di persone ce l’avevano con l’amministrazione comunale e con i dipendenti comunali.
Uscì un’impiegata dal comune e un tale si avvicinò a questa impiegata. Ci fu un moto di disapprovazione e una persona si avvicinò con fare minaccioso a questa impiegata. Mi misi in mezzo a loro e questa persona mi spintonò. Poi intervennero i miei colleghi e mi misero in sicurezza. Intervenne l’ispettore Luglia.
Fu un’azione individuale. Avanzò con intenzione bellicosa verso questa persona. Eravamo in borghese, non mi sono identificato ma si poteva capire con facilità chi fossi (un agente di polizia, ndr). C’era molta gente, il presidio è durato ore. Il contatto avviene sul ciottolato prima della scalinata nella zona prima delle scale più verso Porto Maurizio.
Grossi Giancarlo (Digos):
“Sono state acquisite le immagini degli organi di informazione, Rai, Imperiapost e le immagini della polizia scientifica. Queste immagini sono state visionate, riconosciute persone e redatti gli atti.
Per quanto riguarda i fatti in oggetto, il 9 dicembre ho estrapolato i fermi immagine dei video. Seduto sulla massicciata posso indicare Eller Yacup. Sempre nella stessa pagina c’è Salina Davide, Lauricella Calogera, Bobbone e Piccinini Vincenza sulla sede dei binari.
In quell’occasione è stato detto a più persone che stavano commettendo un reato e che era il caso di togliersi. Ricordo di aver informato le persone di quello che stavano facendo”.
Il giudice monocratico Antonio Romano ha rinviato l’udienza al prossimo 18 maggio per la discussione.