Domenica 26 gennaio al Cimitero di Imperia Oneglia si svolgerà la cerimonia in ricordo del 77° Anniversario della Campagna di Russia per onorare la memoria dei 13.470 alpini caduti e dispersi della Divisione Alpina “Cuneense” di cui 521 della sola Provincia di Imperia.
La manifestazione organizzata dalla Sezione di Imperia dell’Associazione Nazionale alpini di concerto con il Comitato Provinciale dell’Associazione Famiglie dei Caduti e dei Dispersi in guerra e dalla Confederazione delle Associazioni Combattentistiche, avrà inizio alle ore 10,15 con il raduno dei partecipanti e delle maggiori autorità della Provincia sul piazzale del Cimitero di Oneglia e proseguirà con la deposizione di una corona e la resa degli onori alla Tomba simbolica dedicata dai reduci della “Divisione martire” ai compagni caduti nel corso della terribile Ritirata del gennaio 1943 e morti in prigionia.
Dopo il saluto delle autorità e del Presidente Sezionale Giovanni Badano, il Generale di Divisione Marcello Bellacicco, Vice Comandante delle Truppe Alpine, terrà l’orazione ufficiale.
I partecipanti si porteranno, poi, in corteo, Fanfara Alpina “Colle di Nava” in testa, alla Chiesa Parrocchiale della Sacra Famiglia, dove alle 11,30 Don Paolo Pozzoli officerà la Messa in suffragio dei Caduti , Messa che sarà animata dal Coro Alpino “Monte Saccarello” della Sezione A.N.A. di Imperia.
L’evento vuole ricordare, in modo particolare, la feroce battaglia che gli alpini delle Divisioni “Cuneense” e “Julia” combatterono il 20 e 21 gennaio del 1943, a temperature proibitive, nei pressi della località di Nowo Postojalowka dove avvenne il loro quasi totale annientamento.
In quello scontro perse la vita il Ten. Alessandro Anselmi di Imperia e fu ferito il Ten. Andrea Gerbolini di Sanremo, morto un mese dopo in prigionia, ambedue decorati con Medaglia d’Oro al Valor Militare, onorificenza che fregia il Vessillo della Sezione A.N.A. imperiese.
A quella che fu la più terribile delle battaglie in terra di Russia prese parte anche il compianto Comm. Giacomo Alberti che per il valore e il coraggio dimostrato in quel frangente fu concessa la Medaglia d’Argento al V.M.