22 Novembre 2024 19:30

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22 Novembre 2024 19:30

Imperia: via Sant’Agata e l’incontro mancato con l’assessore Gagliano. “Amministrazione responsabile di eventuali danni”/ le immagini

In breve: Riteniamo comunque questa amministrazione responsabile per i danni che questo stato di abbandono potrà causare a chi vi abita, vi lavora o vi transita".

Cosa accade quando un gruppo di cittadini cerca di incontrare un assessore comunale per esporgli alcune problematiche di propria competenza? Ce lo spiegano alcuni residenti di via Sant’Agata esasperati dalla condizione di insicurezza e abbandono in cui versa la strada che ogni giorno percorrono per recarsi al lavoro, scuola o a fare la spesa. Un resoconto analitico che illustra come un assessore comunale, pagato dai cittadini, trattati, forse, con troppa sufficienza.

“Sollecitati ed in accordo con molti residenti – scrivono alcuni residenti – , lavoratori e transitanti per via S.Agata si decide di delegare sei persone che sottraggono tempo al lavoro ed alle proprie occupazioni per recarsi in comune dove chiedere nuovamente urgenti interventi inerenti la via.
Premetto che la strada è in completo stato di abbandono, sterpaglie ormai restringono la carreggiata a tal punto che si rischia seriamente un incidente ogni volta che si percorre, muri sospesi, pietre sporgenti , parapetto crollato ed illuminazione non curata, senza parlare dell’asfalto, concludono l’opera.
Abbiamo chiesto un appuntamento al Sig. Gagliano (assessore alla viabilità), ci concedono mercoledì 22 gennaio alle ore 15. In attesa davanti al portone veniamo informati che non è possibile incontrarlo in quanto ha avuto un impegno.

Mentre ci allontaniamo lo incontriamo per caso e ma siamo ormai solo in tre e ci concede 10 minuti che riteniamo insufficienti. Ci teniamo comunque ad esserci tutti. Lo stesso ci da appuntamento per venerdì 24 gennaio alle ore 14.
Ci ritroviamo nuovamente 10 minuti prima davanti al portone del comune. Non arriva . Alle 14.15 lo chiamiamo, ci risponde che arriva, alle 14.30 lo richiamiamo, dice che arriva. Alle 14.45 decidiamo tornare al nostro lavoro molto contrariati. Veniamo richiamati i circa 10 minuti dopo gli rispondiamo che ne abbiamo abbastanza.

Riteniamo comunque questa amministrazione responsabile per i danni che questo stato di abbandono potrà causare a chi vi abita, vi lavora o vi transita”.

Lettera firmata.

 

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