Ha avuto luogo questa mattina, lunedì 27 gennaio in biblioteca a Imperia, il convegno di Anffas in occasione della Giornata della Memoria. L’incontro, dal titolo “L’altra Shoah – Perché non accada mai più”, vuole ricordare le circa 300 mila persone con disabilità uccise per volere di Adolf Hitler.
L’altra Shoah, in biblioteca l’incontro di Anffas in occasione della Giornata della Memoria
L’eutanasia nazista, in nome della purezza della razza, uccise centinaia di migliaia di persone con disabilità attraverso l’Aktion T4, che prevedeva la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da disabili mentali, le cosiddette “vite indegne di essere vissute”.
È stata allestita anche una mostra che rimarrà aperta alla cittadinanza da lunedì 27 gennaio a sabato 1° febbraio, dalle 8.30 alle 19 (da lunedì a venerdì) e dalle 8.30 alle 13 il sabato. A margine dell’incontro, è stato proiettato il documentario “Berlin Tiergartenstrasse, l’altra Shoah” (regia di Franco Delli Guanti).
Fiorenzo Marino
“L’altra Sohah, perchè il 1° settembre del 1939 Adolf Hitler su carta intestata propria, decise che le persone che non producevano reddito, con disabilità o con difficoltà, dovevano essere eliminate.
Questo è quello che avviene prima della Sohah che conosciamo tutti, ed è una cosa terribile che è stata scoperta da un medico tedesco negli anni 80 , che ha scoperchiato questa terribile parte della nostra storia.
Si parla di quasi 300 mila persone con disabilità che sono state uccise, pensate che in queste cliniche sono state sperimentati i metodi di eliminazione degli Ebrei nei Campi di Concentramento, le camere a gas sono state sperimentate su queste persone.
Noi come associazione familiari di persone con disabilità, riteniamo di far sapere alla cittadinanza quello che è successo in quegli anni. Abbiamo timore che ciò possa, non in questa forma ma in altre più subdole, ripetersi.
In paesi come l’Olanda, l’Australia, la Danimarca, vengono portate avanti politiche che in un certo senso vanno nella direzione della purificazione della razza. In Danimarca è stato varato un programma che prevede che entro il 2030 quel paese sia un paese dove non ci siano nascite di persone con la sindrome di down.
Questo preoccupa, questo convegno vuole evidenziare quello che è già successo e ci auguriamo non succeda più”.