5 Novembre 2024 13:21

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5 Novembre 2024 13:21

Imperia: l’ultimo saluto a Nedo Canetti. “Mio nonno viveva tra libri e giornali”/Le immagini

In breve: Ai funerali di Canetti, tre volte Senatore con il Pci erano presenti politici e amministratori locali

“Mio nonno viveva all’ombra dei suoi giornali, viveva dietro alle copertine dei libri”. Con queste parole Giorgia Canetti, questo pomeriggio, presso il cimitero di Oneglia, ha ricordato il nonno Nedo, scomparso nei giorni scorsi all’età di 90 anni.

Ai funerali di Canetti, tre volte Senatore con il Pci (per il quale ha ricoperto incarichi dirigenziali a livello nazionale) erano presenti politici e amministratori locali.

Fulvio Vassallo

“Tutta questa gente, dai tuoi amici, i tuoi compagni, le autorità e cittadini, che ringraziamo con un grande abbraccio, dimostrano la tua personalità e il tuo personaggio. Te ne sei andato via il giorno in cui potevi festeggiare una vittoria.

Nel luglio scorso, durante la festa del tuo 90° compleanno ci hai dato un ennesimo esempio della tua umiltà. Tutti con forza volevano dirti che tu hai dato alla politica la credibilità e la nostra comunità ti è creditrice per questo tuo impegno.

La tua passione, le tue lotte per una società più giusta e per l’emancipazione dei più deboli.

Canetti era già impegnato fin dal primo dopoguerra come Consigliere Comunale di Imperia. Sempre in prima fila sui temi del territorio, del porto, dell’acqua. Il suo impegno nei confronti dei lavoratori mai è venuto meno.

Il suo impegno amministrativo è continuato in Provincia, sui temi della unificazione dei trasporti pubblici, della sanità, di cui diventò un vero esperto.

La svolta politica fu con una rocambolesca sua candidatura al Senato. Del tutto inaspettatamente nel 1972 Nedo fu eletto Senatore della Repubblica.

Lo sport la tua passione, curò molte leggi innovative del settore. Moltissimi dirigenti di grandi società facevano la coda per poterti parlare , eri un punto di riferimento importante. Con lui sostenemmo tutte le battaglie della Sinistra Italiana del paese.

Oggi pomeriggio moltissime persone ti sono state vicine”.

Giorgia Canetti

“Tutti avete descritto una grandissima persona, un grandissimo uomo, un grande politico, un grande giornalista. È stato anche un grande nonno, ma non quel nonno che ti porta al parco, che ti abbraccia, che ti fa giocare.

Mio nonno era diverso, parlava poco, si esprimeva con i gesti e con le parole. Come ha detto Fulvio, viveva all’ombra dei suoi giornali, viveva dietro alle copertine dei libri.

L’unica cosa che mi viene da raccontare oggi e che forse non ho mai detto a nessuno. Avevo circa 10 o 11 anni, ero a casa dei miei nonni e dovevo fare un tema sui diritti delle donne e l’emancipazione femminile, ho chiesto aiuto a mio nonno.

Lui ha cominciato a dirmi che i tempi erano cambiati, era diverso per le donne dopo 20 anni.

Mi ha detto una cosa che ho portato dietro per tutto questo tempo e ne ho fatto tesoro. Era un mentore mio nonno. Tu comunque hai sempre una scelta, nella vita c’è sempre una scelta.

Mi ha messo sulle gambe Marcovaldo di Italo Calvino e mi ha detto ti potranno dire che non sarai mai abbastanza brava, abbastanza bella, abbastanza tutto, ma tu devi avere questo. Devi essere più che abbastanza intelligente, perchè l’intelligenza non te la porterà via nessuno, che sia un uomo, una donna, chiunque sia.

Io ho fatto tesoro di questa lezione di mio nonno . Ho proseguito tutti i miei studi pensando solo a rendere fiero lui. Anche se non me lo ha mai detto, non me lo avrebbe mai detto. Mio nonno era fatto così.

Io devo tutto quello che sono oggi, la persona che sono diventata , la testa che ho costruito la devo solo ed esclusivamente a questa persona.

Volevo solo che sapeste che era molto di più di quello che poteva essere visto da fuori , anche senza troppe parole. Vi ringrazio tutti per essere stati qui oggi”.

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