Imperia – È scattato poco prima di mezzogiorno il blitz dei Carabinieri dei N.A.S. (Nuclei antisofisticazioni e sanità) di Genova al cimitero di Porto Maurizio, in via Artallo. Gli uomini dell’Arma sono stati contattati dai colleghi della Stazione di Imperia a seguito della denuncia di una donna che non trovando la tomba della nonna al cimitero di Piani si è recata a quello in via Artallo in cerca dei suoi resti.
Una volta arrivata, la donna, ha fatto l’amara scoperta: i resti di sua nonna erano conservati per terra all’interno di un sacchetto nero di plastica, tipo quelli per la spazzatura. ImperiaPost ha subito scattato le immagini all’interno dello stanzone dove, oltre i resti umani, erano e sono conservati alcuni strumenti da lavoro. Questa mattina, oltre ai Carabinieri, erano presenti anche la dott.ssa Simona Vecchio (Direttore della Struttura Complessa di Medicina Legale dell’ASL 1 Imperiese) e un suo collega che hanno ispezionato i locali.
Bocche cucite da parte degli inquirenti ma sembra che, anche se i locali sono stati decisamente riordinati, persista una situazione di irregolarità. Infatti, sembra che sia il regolamento del Ministero della Sanità che quello comunale non prevedano la conservazione all’interno dei sacchetti di plastica ma bensì sarebbe specificato l’utilizzo dei contenitori di zinco.
Già nelle scorse settimane i Carabinieri della Stazione di Imperia avevano acquisito documenti e raccolto le testimonianza di alcuni addetti al cimitero ma ciò evidentemente non è servito per far correre ai ripari il comune di Imperia. L’assessore comunale ai cimiteri Giuseppe De Bonis, affrontando il caso in consiglio comunale, aveva affermato che a seguito di un’ispezione interna non erano state riscontrate irregolarità o responsabilità da parte di alcuno suscitando la furiosa reazione della famiglia dell’anziana defunta. La Procura di Imperia è stata informata della vicenda ma non è ancora chiaro se vi siano già i primi indagati.
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