22 Novembre 2024 14:48

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22 Novembre 2024 14:48

Diano Marina: Palacongressi molo Tartarughe, consigliere Basso presenta esposto a Corte dei Conti. “Un danno per la città”

In breve: Angelo Basso ha presentato un esposto alla procura della Corte dei Conti di Genova, in merito ai costi di realizzazione del Palacongressi

Angelo Basso, consigliere della lista “Diano Riparte”, ha presentato un esposto alla procura della Corte dei Conti di Genova, in merito ai costi di realizzazione del Palacongressi sul Molo delle Tartarughe, a Diano Marina.

Costi realizzazione Palacongressi: il consigliere Basso presenta un esposto alla procura della Corte dei Conti di Genova

“Il sottoscritto dottor Angelo Basso, consigliere di opposizione a Diano Marina della lista Diano Riparte,  con la presente intende invitare codesta Procura a verificare la legittimità di quanto sotto esposto, per accertare anche se siamo di fronte ad un danno erariale.

  1. in data 17 aprile 2014 la società in house Gestioni Municipali (G.M. S.p.A.) è stata incaricata di predisporre un progetto di massima corredato da un piano economico-finanziario per la realizzazione di una piazza sul mare attrezzata con aiuole e piscina, sul cosiddetto ‘molo delle tartarughe’, ubicato di fronte alla Chiesa Parrocchiale, senza alcuna previsione volumetrie di alcun genere.
  2. in data 18 giugno 2014 l’Amministratore unico della G.M. ha dato incarico alla Associazione professionale ‘Progetto-tre’ della Spezia per un progetto preliminare, definitivo ed esecutivo per i lavori di realizzazione di un edificio polivalente nella stessa ubicazione. Appare evidente che l’incarico professionale riguarda un’opera diversa rispetto al mandato ricevuto.
  3. In data 4 aprile 2019 il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori e dell’Assessore regionale Marco Scajola, i quali hanno dichiarato che era già stato predisposto un finanziamento regionale di 1.800.000 euro per un complesso di 50 metri di lunghezza, 14 di larghezza e 7,5 di altezza, per una volumetria di 5.000 metri cubi.

Considerato che nel conferimento dell’incarico al Progetto-tre siano stati erogati 6.000 euro alla firma, altri 7.000 alla consegna del progetto preliminare, mentre 13.000 risultano impegnai alla consegna del progetto definitivo e 10.000 di quello esecutivo, si chiede di appurare se quanto esposto rientra nei parametri della legalità contabile”.

Palacongressi Diano Marina: la nota stampa di Diano Riparte

“Procedure atipiche, interrogativi preoccupanti, scelte tutte da chiarire destinate a scatenare ferme proteste e possibili inchieste. Queste le componenti che stanno caratterizzando la volontà di creare, sul molo cosiddetto delle tartarughe a Diano Marina, un palacongressi che stando al progetto dovrebbe essere un edificio di 5 mila metri cubi di volumetria.

Nei giorni scorsi, per procedere nell’iter burocratico della pratica da tempo impostata dalla Gestioni Municipali spa e tenuta gelosamente segreta, è stata convocata la prevista “Conferenze dei servizi” vale a dire l’organismo chiamato ad effettuare un esame contestuale degli interessi pubblici coinvolti in un dato procedimento per verificare che tutto sia ammissibile e regolare.

Verifiche quindi riguardanti anche l’impatto ambientale dell’opera proposta e quant’altro necessiti di un parere. La notizia è stata tenuta anche in questo caso gelosamente riservata e si suppone quindi che si trattasse di una fase “istruttoria” del lavoro della conferenza stessa a cui dovrà seguire a breve quella “decisoria”.

La storia del palacongressi dianese inizia, però, con procedure tutte da verificare. Il progetto nasce, a quanto pare, dalla volontà dell’Amministratore Unico della G.M. Domenico Surace nel 2014. Ma a questo riguardo la decisione non risulta varata da alcuna delibera assunta dall’Assemblea dei Soci e neppure da altra assunta dallo stesso Amministratore Unico, come vorrebbe la legge.

Eppure le persone giuridiche esprimono la loro volontà solo attraverso atti deliberativi, non si può andare a braccio, si parla di interessi pubblici e non privati. Peraltro si apprende che lo stesso Amministratore è stato nominato nella carica che sta ricoprendo dal 2012 soltanto nel 2015. (Verbale assemblea dell’11 agosto 2015).

Nessuno evidentemente si era prima accorto che per conferire tale incarico si dovesse procedere con una delibera dell’Assemblea dei soci non bastando la designazione del sindaco. Quindi siamo di fronte a qualcosa di amministrativamente parlando inaccettabile.

E a proposito della nomina dell’Amministratore, per ora, il sindaco non ha ancora reso noto quali siano i titoli accademici, di studio o professionali in possesso del nominato per giustificare la sua nomina. Anche questo potrebbe chiarire tante cose. Non basta evidentemente la volontà di fare o l’onestà del soggetto.

Malgrado tutto ciò il Comune vuole andare avanti col Palacongressi altrimenti detto “Ecomostro”. E qui la protesta è, a quanto pare, di notevole portata.

Secondo noi realizzare quell’opera significa fare un danno di dimensioni enormi alla città. In primo luogo per l’impatto ambientale disastroso, poi non bisogna dimenticare la spada di Damocle rappresentata dalla Bolkestein che potrebbe più avanti privare della concessione la G.M. Poi non so se ci si rende conto di quanto costerà il riscaldamento e il condizionamento d’aria per una volumetria di queste dimensioni. In aggiunta vedremo chi pulirà le tanto decantate vetrate a contatto con la salsedine e quanto costerà il loro mantenimento. Tutti questi soldi avrebbero potuto essere destinati per rifare il tubo del Roja da Imperia a Diano e ridare serenità a residenti e turisti, oppure per sistemare la strada di accesso alla nuova stazione ferroviaria, visto che quella esistente fa pena. Di questo passo povera Diano”.

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