Sarà discussa il prossimo 5 marzo l’istanza, presentata a suo tempo dal sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori e dall’ex assessore Bruno Manitta, attraverso gli avvocati Lamberti e Trevia, riguardante la richiesta di assoluzione prima della conclusione dell’istruttoria dibattimentale, nell’ambito del processo per voto di scambio “light” che li vede imputati per episodi contestati nel corso delle elezioni amministrative di Diano Marina del 2011.
Gli altri imputati, il vicesindaco Cristiano Za Garibaldi, l’ex assessore allo sport Francesco Bregolin, l’amministratore unico della G.M. S.p.A. Domenico Surace, Giovanni Surace (padre di Domenico, ndr) e Giovanni Sciglitano (commerciante ambulante), invece, hanno aderito all’avvenuta prescrizione.
Voto di scambio light: Chiappori e Manitta rinunciano a prescrizione del reato
Durante l’udienza di questa mattina, sono state depositate le dichiarazioni di Chiappori e Manitta, i quali non intendono accettare l’avvenuta prescrizione. Nelle scorse settimane, gli avvocati avevano presentato al giudice monocratico Antonio Romano, secondo l’art. 129 del codice di procedura penale, l’istanza di assoluzione, poiché, secondo le difese, già dall’istruttoria dei testi d’accusa non sarebbe emerso nulla a carico degli imputati.
L’udienza per discutere l’istanza è stata fissata per il prossimo 5 marzo 2020. Qualora non venisse accolta, il processo a carico di Chiappori e Manitta prenderà il via il 6 aprile, con i testi della difesa. La discussione sarà prevista per il 4 maggio.