25 Dicembre 2024 17:59

25 Dicembre 2024 17:59

Liguria: giornata mondiale contro il cancro, al via programma di screening. “Strumento fondamentale per arrivare alla diagnosi precoce del tumore”

In breve: In Europa e in Italia le Reti oncologiche sono lo strumento organizzativo che il Sistema sanitario offre per assicurare appropriatezza ed equità nell’offerta dei trattamenti

In Liguria, nel 2019, si sono manifestati circa 10.000 nuovi casi, mentre sono oltre 80.000 le persone in corso di trattamento o già guarite: sono alcuni dati che emergono in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, che si celebra il 4 febbraio di ogni anno.

In Europa e in Italia le Reti oncologiche sono lo strumento organizzativo che il Sistema sanitario offre per assicurare appropriatezza ed equità nell’offerta dei trattamenti: le Reti devono assicurare punti di accesso diffusi, a copertura del territorio, insieme a centri di cura e presa in carico, altamente qualificati e organizzati per un approccio multidisciplinare (tutti i casi devono diventare oggetto di considerazione e discussione da parte di una squadra di professionisti preparati).

La Rete oncologica della Liguria ha raggiunto la sua maturità e le sue funzioni sono state assorbite dal Diar oncoematologico, istituito nel 2018:

“La sua funzione è quella di “fare squadra” tra il Policlinico San Martino, hub regionale del sistema e gli altri ospedali ed il territorio – sottolinea Paolo Pronzato, coordinatore del Diar oncoematologico – Anche per questo, produce e tiene aggiornati i cosiddetti PDTA, cioè i percorsi che i pazienti oncologici seguono per arrivare al centro dove riceveranno la cura più appropriata. Il Diar oncoematologico definisce anche chi, dove, che cosa e quando, ovvero le strutture abilitate a erogare i trattamenti più appropriati”.

Il Diar oncoematologico individua i luoghi di cura più adatti nei percorsi di malattia, promuove e organizza il trasferimento di pazienti, materiale biologico o dati (per consultazione e approfondimenti) da un nodo all’altro, a seconda dell’area di interesse e delle competenze riconosciute e certificate.

Il modello organizzativo per tutte le malattie neoplastiche è quello attivato per le Breast Unit:

“Sono orgogliosa che la Liguria rappresenti un modello di riferimento, anche nazionale, nel campo della senologia – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Sonia Viale – Avere un centro a cui dove rivolgersi, per l’assistenza nella fase di diagnosi precoce e per la cura del tumore al seno, è importante sia nella fase di sensibilizzazione preventiva alla patologia sia nella presa in carico della paziente. Attraverso un modello multidisciplinare, la donna viene accolta in un percorso personalizzato, che coinvolge attivamente anche le associazioni femminili interessate”.

In occasione della Giornata mondiale contro il cancro, è importante ricordare che continuano, anche nel 2020, i programmi di prevenzione di screening oncologici: un invito alla “popolazione sana” a dedicare pochi minuti del proprio tempo per aderire a un percorso efficace per la propria salute.

Si tratta di test gratuiti dove non occorre la richiesta medica, l’appuntamento può essere modificato e viene rilasciata una giustificazione dal lavoro: vengono offerti in Liguria dal Sistema sanitario regionale a una determinata fascia della popolazione che risponde a particolari caratteristiche (età, sesso ecc.).

“È uno strumento fondamentale per arrivare alla diagnosi precoce del tumore, con benefici in termini di prognosi ed efficacia delle terapie – sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria – Colgo l’occasione per sensibilizzare la popolazione che riceve la lettera, da parte della propria Asl, a raccogliere l’invito e a sottoporsi allo screening, sono ancora troppo poche le persone che aderiscono, sottovalutando i vantaggi di questi importanti interventi di sanità pubblica”.

come partecipare al programma di screening offerto dalla propria ASL

Presso ogni Asl è presente una équipe di sanitari (medici, infermieri, ostetriche e tecnici) che si occupa specificamente di tutte le fasi del programma di screening, dall’invio della lettera di invito alla gestione delle persone il cui test è risultato positivo.

I riferimenti delle Asl:

Condividi questo articolo: