Sanremo 2020, seconda serata: da Fiorello-Maria De Filippi ai Ricchi e Poveri. L’Ariston si infiamma / Ecco come è andata

In breve: Ecco come è andata la seconda serata del Festival di Sanremo 2020.

Ultimo Junior Cally. Si è chiusa così, ieri, sera la seconda serata del Festival di Sanremo. Dopo aver sommato le due classifiche serali, che comprendevano tutti i 24 big in gara, è stato proprio il rapper romano, subissato di critiche nelle ultime settimane per i testi di alcune sue canzoni giudicati sessisti, ad ricoprire l’ultimo posto, con la sua “No Grazie”. Primo, invece, Francesco Gabbani, vincitore dell’edizione del 2017, con “Viceversa”.

La serata di ieri, come la prima, ha visto numerosi ospiti susseguirsi sul palco, da Massimo Ranieri a Zucchero, dai Ricchi e i Poveri all’improvvisata del tennista Novak Doković.

Sanremo 2020: ecco la cronaca della seconda serata

Si alza il sipario

Come per la prima serata, ad aprire il Festival è stata una gag di Fiorello. Dopo il vestito da prete, si è presentato in versione “Maria De Filippi”, generando risate anche grazie all’evidente complicità con l’amico Amadeus.

I duelli tra le 4 nuove proposte

Prima di iniziare la gara dei big, è stato il momento delle Nuove Proposte. La giuria demoscopia ha scelto Fasma e Marco Sentieri, eliminati Matteo Faustini e Marinelli e Lula. I due vincitori andranno di diritto alle semifinali della Categoria Nuove Proposte, che si svolgeranno venerdì sera, insieme a Tecla e Leo Gassman.

Il ricordo per Fabrizio Frizzi

Momento di commozione sul palco dell’Ariston per ricordare lo storico conduttore Fabrizio Frizzi, nel giorno del suo compleanno. Amadeus ha accolto la moglie Carlotta Mantovan.

Lo show di Fiorello

Trasformandosi in ballerino e cantante, Fiorello ha messo in scena uno show con un corpo di ballo e i coristi. Con questi ultimi, lo showman ha cantato “La classica canzone di Sanremo”, ironizzando sul Festival a modo suo.

Inizia la gara dei big

Finalmente, è iniziata la gara dei big, partendo da Piero Pelù con “Gigante”, ricco di energia, seguito da Elettra Lamborghini con “Musica (e il resto scompare)” e Enrico Nigiotti con “Baciami adesso”.

Ospite improvvisato è stato il campione Novak Doković, presente tra il pubblico, che è stato invitato da Fiorello a salire sul palco per tirare due tiri con le racchette da tennis e cantare “Terra promessa”.

È stato poi il turno di Levante con “Tikibombom” e dei Pinguini tattici Nucleari con “Ringo Starr”.

Tiziano Ferro e Massimo Ranieri

Per spezzare il primo blocco di gara, è arrivato il primo ospite, Massimo Ranieri, che ha dettato con Tiziano Ferro sulle note di “Perdere l’amore”, provocando una standing ovation del pubblico.

Emozionante l’esibizione di Paolo Palumbo, giovane cantante con la SLA, tra i concorrenti di Sanremo Giovani. Paolo ha cantato insieme al rapper Kumalibre grazie a un comunicatore vocale. La canzone “Io sono Paolo” ha profondamente toccato il pubblico che si è alzato per una standing ovation.

Sul palco si è in seguito esibita Tosca con “Ho amato tutto”.

La reunion dei Ricchi e Poveri e Zucchero

Come preannunciato, a 50 anni da “La prima cosa bella”, sono tornati i Ricchi e Poveri. Il quartetto ha infiammato l’Ariston con “Mamma Maria” e “Sarà perché ti amo”.

Altro grande ospite, Zucchero, che ha coinvolto tutto il pubblico con “Solo una sana e consapevole libidine”.

È ripresa poi la gara con Francesco Gabbani, vincitore del Festival nel 2017, che ha cantato “Viceversa” e Paolo Jannacci con “Voglio parlarti adesso”. Si sono susseguiti poi Rancore con “Eden”, Junior Cally con “No grazie”, che si è presentato senza maschera, e Giordana Angi con “Come mia madre”.

Prima dell’ultimo concorrente, Tiziano Ferro ha accontentato tutto il pubblico presente e a casa, intonando alcuni dei suoi cavalli di battaglia, “Sere Nere”, “Il regalo più grande” e “Per dirti ciao”. Infine, le due giornaliste, Emma d’Aquino e Laura Chimenti hanno presentato i loro monologhi, il primo sulla libertà di stampa e il secondo sulle mamme lavoratrici.

Ha chiuso la serata del festival Michele Zarrillo con “Nell’estasi o nel fango io”.