“La mia canzone è un invito a far sentire la propria umanità, un rumore dolce”. Lo ha affermato Diodato in conferenza stampa, il giorno dopo la terza serata del Festival di Sanremo 2020.
Dopo aver presentato la sua canzone in gara, “Fai rumore”, ieri Diodato si è esibito con Nina Zilli nell’interpretazione della storica “24 mila baci”.
Questa mattina, in perfetta sintonia con la sua canzone, Diodato ha donato ai giornalisti dei tamburelli e, in sala stampa, ha “orchestrato” del rumore per simboleggiare l’invito di far sentire la propria voce.
Sanremo 2020: Diodato in sala stampa
“Qualcuno mi ha detto “Sei pazzo, dovevi portare Vita meravigliosa al festival”.
“Fai rumore” è un invito ad abbattere le barriere dell’incomunicabilità. Mi è capitato e sarà capitato anche a voi di allontanarsi da un’altra persona, un amore, un’amicizia. Si creano dei silenzi che talvolta amplificano le distanze. È un invito a far sentire la propria umanità, un rumore dolce. Un invito a farsi sentire, a non distruggere ciò che di buono c’è stato.
Nella nostra società ci sono due grandi divisioni che vengono sottolineati dai social. Una parte è molto, troppo rumorosa, composta da urlatori che non vogliono ascoltare nessun altro e che vogliono imporre la loro idea con slogan senza stare attenti all’utilizzo delle parole. Dall’altra parte c’è chi non si riconosce in questi urlatori e talvolta rimane troppo in silenzio. È un invito a far sentire il proprio dissenso, con il confronto”.
La diretta
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