“Diffido il Comune dal rimuovere questa bacheca se prima non mi vengono dati dei chiarimenti sulla fine che farà”. È questo il messaggio di Gian Piero Buscaglia, referente imperiese del gruppo Radicale (GRAF), lanciato questa mattina durante la sua protesta inscenata sotto i portici di via della Repubblica, proprio a fianco alla bacheca, con tanto di Ape Piaggio.
Restyling portici Oneglia: continua la protesta per difendere le bacheche
Sono partiti i lavori per il restyling dei portici di Oneglia. Le bacheche comunali presenti, quindi, dovranno essere rimosse per permettere l’intervento e, in seguito, saranno ricollocate. Buscaglia, però, lamenta il fatto di non aver ricevuto notizie sul futuro delle bacheche private. Dopo aver consegnato una lettera in Comune e al sindaco Scajola, questa mattina, il referente del G.R.A.F. ha deciso di protestare pubblicamente.
Gian Piero Buscaglia
“Non mi oppongo ai lavori pubblici che sono opportuni e doverosi da parte del Comune.
Mi oppongo al fatto che prima il Comune e gli assessori competenti, che fa rima con latitanti, avrebbero dovuto dare i chiarimenti richiesti.
Cosa succederà dopo? Verranno ripristinate? I titolari di concessione avranno un diritto di prelazione sulle nuove bacheche?
Il Comune dice di non sapere chi ha costruito le bacheche. È falso perchè persino la ditta ABACO, mi ha detto il prezzo delle bacheche del 1992. 11 milioni di lire alla ‘triade’, la bacheca davanti, laterale e destra.
È chiaro che se io vado da un fabbro o da un artigiano, mi prende una cifra diversa dalla produzione industriale. Ho cercato l’assessore Gandolfo dal 6 gennaio in poi, con vari respingimenti. L’ho cercata anche ieri in Consiglio Comunale.
Alla fine hanno scelto un’altra strada. Anzichè avvertire come da dovere i titolari delle bacheche, almeno quelle di questo tipo di formato, hanno scelto di telefonare.
Ho inviato la diffida anche tramite legale, perchè loro mi hanno accontentato con un ultimatum mandatomi una PEC.
Aspetto i chiarimenti, prima i chiarimenti e poi la tolgo.
La bacheca ha un valore simbolico, non solo come voce politica Radicale , ma anche perchè questa bacheca l’ho installata alla fine degli anni ’80. È un simbolo di resistenza, me la hanno fatta spostare tre volte.
Ci ho scritto anche una novella che è comparsa sul libro dell’Auser nel 2017 e quindi in tempi non sospetti.
Me la hanno fatta spostare da via Bonfante, in Calata Cuneo e poi qui in via della Repubblica.
Rappresenta la storia di una famiglia che da Imperia è dovuta scappare. Una famiglia che ha preteso che noi ce ne saremmo andati, ma qualcosa di noi sarebbe rimasto.
Questa bacheca è un diario in piazza, testimone muto di una resistenza.
Magari potranno sembrare delle bestemmie, si parla in questi giorni di storie “infoibate”, ebbene la mia è una storia “infoibata”. Capisco che il paragone possa sembrare spropositato, ma la storia della famiglia Buscaglia è una storia infoibata.
Lo stesso per quel che riguarda la Resistenza. Penso che sia più Resistenza questa mia piccola, che non la Resistenza di uno che si atteggia a “Sardina” e non sa nemmeno che cosa è stata. Questa è la Resistenza”.