“È chiaro e non equivocabile, come ho già avuto modo di ribadire, il mio impegno a favore del Presidente Toti e del suo progetto politico – amministrativo, che reputo di fondamentale importanza per il rilancio e la crescita della nostra Regione, ne’ ho mai nascosto perplessità sulla linea politica e su alcune recenti posizioni di FI”. Lo afferma il consigliere comunale Antonello Ranise, in una nota stampa, riferendosi alle dichiarazioni rilasciate ieri dall‘on. di Forza Italia Giorgio Mulè, a margine dell’incontro avvenuto in Comune a Imperia con il Sindaco Claudio Scajola.
Antonello Ranise e Gianfranco Gaggero espulsi da Forza Italia
“Ieri è stata una giornata surreale. Mi vedo costretto mio malgrado a intervenire, e so di interpretare qui anche il pensiero del collega e amico Gianfranco Gaggero, in merito a un’esposizione mediatica che sarebbe comica se non fosse la spia di uno scadimento del livello politico a cui, purtroppo, e lo dico con vero dispiacere, si assiste quotidianamente.
Ho appreso infatti, quasi contemporaneamente, da una parte di essere stato espulso da Forza Italia e dall’ altra di aver dato vita a un circolo di “Cambiamo!” assieme ad altri amici. Peccato che da due anni non sono più iscritto a Forza Italia e che a tutt’oggi non ho fondato né contribuito a fondare alcun circolo o fondazione politica. Non è un mistero che la mia attività politica, anche per ragioni di ordine strettamente personale, ha dovuto subire un rallentamento. Non ho avuto alcun confronto diretto con i vertici di FI, con l’ eccezione di qualche telefonata peraltro assolutamente cordiale.
È chiaro e non equivocabile, come ho già avuto modo di ribadire, il mio impegno a favore del Presidente Toti e del suo progetto politico – amministrativo, che reputo di fondamentale importanza per il rilancio e la crescita della nostra Regione, ne’ ho mai nascosto perplessità sulla linea politica e su alcune recenti posizioni di FI, specie a livello nazionale, dove peraltro noto analoghe difficoltà anche da parte di importanti esponenti del partito.
La Liguria ha bisogno di lavoro, di occupazione, di rilancio economico e di reale peso politico e strategico, in buona sostanza di fatti e non di parole vuote. Mi pare che la strada tracciata sia quella giusta e sono convinto che molti liguri la pensino come me. Quello che sarebbe opportuno evitare, nel rispetto delle idee di tutti e soprattutto delle singole persone, sono le beghe di quartiere e le inutili forzature, che francamente hanno stufato e soprattutto non credo interessino a nessuno”.