Nuovo esposto del consigliere di Diano Riparte Angelo Basso, presentato al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Imperia, alla Procura della Corte dei Conti di Genova e al Prefetto di Imperia.
Nel mirino il progetto di realizzazione del Palacongressi sul Molo delle Tartarughe e alcuni atti dell’amministratore Unico della GM Spa Domenico Surace.
Palacongressi a Diano Marina: l’esposto in Procura del consigliere Basso
“Il sottoscritto Dottor Angelo Basso, consigliere comunale di Diano Marina del gruppo “Diano Riparte” espone quanto segue:
In data 18/06/2014 il Signor Domenico Surace, Amministratore Unico della G.M. SpA (Gestioni Municipali, società in house appartenente al 100% al Comune di Diano Marina) ha affidato all’arch. Carlo Alberto Cozzani della Spezia, quale legale rappresentante dell’associazione professionale Progettotre, l’incarico per la realizzazione di un edificio polivalente sul molo in fronte al Lungomare E. Carcheri (molo delle tartarughe).
La domanda è: Poteva farlo? La nomina ad Amministratore (cioè la delibera dell’Assemblea dei soci, come previsto dallo Statuto) sarebbe avvenuta in data posteriore, e cioè l’11 agosto 2015 secondo il Comune, e addirittura il 4 giugno 2019 secondo il Collegio dei Sindaci. Quindi, in ogni caso, il 18/06/2014 legalmente il Signor Surace non era in carica. E se non lo era, possono avere validità giuridica le decisioni dallo stesso assunte? Non solo: l’incarico non trova riscontro in alcun atto deliberativo ad hoc, rendendo quindi impossibile ogni eventuale atto di impugnazione.
Pur tralasciando il punto 1), sarebbe interessante sapere se lo Statuto della G.M. SpA consentiva all’epoca interventi del tipo di quello prospettato sul molo “delle tartarughe”.
Ritengo inoltre che anche altri atti compiuti dall’Amministratore unico, (ed in specifico: impegni di spesa, pagamenti, assunzioni di personale, smantellamento della sala da ballo “L’altro Paradiso”, trasferimento della sede effettiva) avrebbero dovuto basarsi su deliberazioni scritte dello stesso Amministratore oppure dell’Assemblea dei soci, cosa che non è avvenuta. Possono essere ritenuti legalmente validi simili atti? A mio parere la volontà degli enti si manifesta solo attraverso atti amministrativi dei quali, però, non si trova traccia. E’ pur vero che la successiva approvazione dei bilanci può rappresentare una sorta di sanatoria benché “sui generis”, ma resta pur sempre il fatto che la mancanza di atti ufficiali impedisce ad eventuali interessati di presentare osservazioni od impugnazioni. Il che non sembra rispondere a criteri di amministrazione corretta e trasparente.
Sempre a proposito del Pala-congressi, mi risulta che il Piano Regolatore vigente (art. 71 comma 5) vieti espressamente la possibilità di edificare una volumetria come quella ipotizzata, per realizzare la quale è necessario adottare una modifica al Piano, la quale va pubblicata all’albo pretorio per almeno 15 giorni al fine di consentire eventuali osservazioni da parte di cittadini o enti ed associazioni. Tutte cose, anche queste, che non sono avvenute.
In ultimo, l’Amministrazione non ha mai reso noti i criteri di onorabilità, professionalità ed autonomia che in base alla legge n. 135 del 2012 devono possedere gli aspiranti alla carica di Amministratore Unico, che sono stati alla base della nomina, per quanto tardiva, del signor Domenico Surace.
Vedano il Procuratore della Repubblica, la Corte dei Conti ed il Prefetto di Imperia se quanto esposto non possa ravvisare, nei confronti dei soggetti citati, la violazione di qualsiasi norma del nostro ordinamento giuridico. Il sottoscritto, consigliere comunale di opposizione con compiti ispettivi e di controllo, chiede infine di essere informato nel caso di archiviazione”.