Tutto esaurito questo pomeriggio in biblioteca, a Imperia, per la presentazione del nuovo libro di Enzo Ferrari: “Quando le guardie suonavano la tromba”. Il libro narra i quasi 100 anni di storia (1848 – 1944) del regio penitenziario di Oneglia.
“Quando le guardie suonavano la tromba”: in biblioteca la presentazione del libro di Enzo Ferrari
La struttura era considerata “la città nella città”, con un vero e proprio mondo lavorativo. I detenuti, infatti, costruivano scatole, scarpe, mobili, letti in ferro, si occupavano della riparazione di autovettura e della stampa di libri. Il tutto andava ad impattare positivamente per l’amministrazione penitenziaria e le ditte che avevano l’appalto di questi lavori.
Il regio penitenziario di Oneglia fu distrutto nel 1944, con il tragico bombardamento del 21 di febbraio.
A corollario della presentazione del libro, nella sala mostre della biblioteca “Lagorio”, il Circolo Parasio ha allestito una mostra con fotografie inedite, cimeli e oggetti. Sarà visitabile gratuitamente dal 20 al 29 febbraio. (Lunedì – venerdì dalle 14.30 alle 18.30 e sabato dalle 9.30 alle 12.30).
Enzo Ferrari – Scrittore
“Il Regio penitenziario di Oneglia è sorto nel 1848 e la sua durata utile è finita nel 1944, con il tragico bombardamento del 21 di febbraio. Quasi 100 anni di storia che impattano con la storia della città.
Era una città nella città, non c’erano solamente dai 5 agli 800 detenuti con le guardie carcerarie, direttori e impiegati, ma c’era un vero e proprio mondo lavorativo.
l’80% circa dei detenuti lavorava all’interno, faceva dalle scatole ai mobili, letti in ferro, stampava libri. Tutta una attività molto proficua che veniva gestita in maniera redditizia per l’amministrazione e le ditte che avevano l’appalto di questi lavori.
Ci sembrava giusto porre in risalto questo lavoro. A complemento c’è la mostra , fino alla fine del mese, che mostra la vita di questi reclusi, di questi 100 anni di vita del penitenziario”.
Simona Gazzano – Circolo Parasio
“Una mostra molto interessante che consiglio assolutamente di venire a visitare. È uno specchio su una realtà che ai più probabilmente sarà sconosciuta, l’antica storia della casa circondariale, il vecchio penitenziario di Oneglia che ha preceduto la moderna struttura di Imperia.
Una mostra fatta di fotografie inedite e curiose, cimeli e oggetti che sono assolutamente delle chicche. È un modo per conoscere qualcosa che non facilmente si può venire a conoscere.
Un mondo sconosciuto, un mondo nascosto come recita il sottotitolo del libro che Enzo Ferrari ha scritto sul regio penitenziario di Oneglia. Un modo assolutamente originale per poter venire a contatto con una parte importante della storia cittadina”.
